Panoramica del mercato: segnali positivi su tutti i fronti

Il mese scorso i mercati finanziari hanno mostrato un andamento nel complesso positivo. Mentre soprattutto i mercati azionari a trazione tecnologica hanno evidenziato una tendenza positiva, anche i mercati obbligazionari hanno registrato un aumento significativo di valore grazie alla diminuzione degli interessi. I segnali congiunturali sempre più deboli provenienti dagli Stati Uniti e la ripresa ancora al rilento in Europa e in Cina continuano ad avere effetti del tutto trascurabili sui mercati finanziari.

  • Nel contesto dell’allentamento della politica monetaria in Europa e del peggioramento dei segnali congiunturali negli Stati Uniti, i mercati obbligazionari sono tornati a crescere.

    Evoluzione indicizzata del valore dei titoli di stato in valuta locale

    100 = 01.01.2024

    Il grafico mostra l’evoluzione del valore delle obbligazioni statali svizzere, statunitensi e tedesche nella valuta locale. Dopo un’evoluzione del valore incerta per quasi tutto il 2023, verso la fine dell’anno i mercati obbligazionari sono tornati a crescere in modo deciso. Il 2024 è tuttavia iniziato con un nuovo periodo di volatilità, tanto che nella prima metà dell’anno non si è ancora profilata una direzione chiara.
    Fonte: SIX, Bloomberg Barclays

    Dopo due mesi di volatilità, il mese scorso i mercati obbligazionari hanno ripreso terreno, soprattutto in Svizzera. L’allentamento della politica monetaria nazionale e nella zona euro ha contribuito in modo significativo a questa evoluzione. A giugno, sia la Banca nazionale svizzera (BNS) che la Banca centrale europea (BCE) hanno ridotto i tassi d’interesse guida di 25 punti base. Inoltre, il perdurare del difficile contesto congiunturale ha concorso a mantenere bassi gli interessi sul mercato dei capitali.

    Evoluzione dei rendimenti alla scadenza a dieci anni

    In percentuale

    Il grafico mostra l’andamento delle obbligazioni di stato decennali in Svizzera, negli USA e in Germania: tali rendimenti alla scadenza sono un metro di misura fondamentale per capire come si evolvono gli interessi. Sul lungo periodo mostrano una tendenza decisamente negativa. Da inizio 2020, tuttavia, si può osservare un’inversione di tendenza a favore di un aumento degli interessi. Anche se a fine 2023 i rendimenti alla scadenza sono tornati a diminuire in maniera netta, di recente il calo stagnante dell’inflazione negli Stati Uniti ha causato una nuova pressione al rialzo.
    Fonte: SIX, Bloomberg Barclays

    Il mese scorso gli interessi sul mercato dei capitali nei paesi occidentali industrializzati hanno subito una flessione, principalmente riconducibile agli allentamenti della politica monetaria nella zona euro e in Svizzera, ma anche al persistere della debolezza congiunturale in Europa e ai segnali meno incoraggianti provenienti dagli USA. In Svizzera, i rendimenti alla scadenza sui titoli di stato decennali svizzeri sono scesi sotto lo 0,6% all’inizio di luglio. Anche negli Stati Uniti i rendimenti alla scadenza delle obbligazioni di stato decennali sono scesi sotto il 4,3%.

    Premi di rischio delle obbligazioni corporate

    In punti percentuali

    Il grafico rappresenta il differenziale dei rendimenti alla scadenza tra obbligazioni statali e corporate in dollari americani, euro e franchi. Questi premi di rischio, detti anche spread, sono aumentati molto nel primo semestre del 2022, per poi calare sensibilmente nella seconda metà dell’anno e all’inizio di quello successivo. Da marzo 2023, quando sono tornati ad aumentare leggermente, mantengono un andamento prevalentemente laterale e di recente sono persino scesi.
    Fonte: Bloomberg Barclays

    Nei premi di rischio non si profilano variazioni significative, ma si mantengono a valori bassi. Si noti, tuttavia, che dalla primavera del 2023 i premi di rischio sulle obbligazioni corporate svizzere sono diminuiti in misura minore rispetto a quelli della zona euro e degli Stati Uniti. Ciononostante, anche in Svizzera i premi di rischio non mostrano segni di recessione, anche se basta uno sguardo al passato per constatare che questa situazione può cambiare rapidamente in caso di peggioramento congiunturale.

  • I mercati azionari a trazione tecnologica hanno registrato un incremento particolarmente significativo rispetto al mese precedente, mentre soprattutto i mercati azionari europei sono stati sotto pressione a causa dell’incertezza politica legata alle elezioni europee.

    Evoluzione indicizzata del mercato azionario in franchi

    100 = 01.01.2024

    Il grafico mostra l’evoluzione del valore negli ultimi dodici mesi sui mercati azionari Svizzera, Mondo e Paesi emergenti in franchi. Si può vedere come, dopo il crollo nell’autunno dello scorso anno, i mercati azionari si siano ripresi e tale dinamica abbia recentemente ripreso slancio.
    Fonte: SIX, MSCI

    Il mese scorso i mercati azionari hanno mostrato un andamento perlopiù positivo. In particolare, i mercati azionari a trazione tecnologica, tra cui quelli della Corea del Sud e di Taiwan, hanno registrato un aumento significativo. Questi mercati azionari sono dominati da società come Samsung Electronics o TSMC, che operano nel settore dei chip, importanti per il boom dell’IA, e che il mese scorso hanno diffuso notizie positive sulle loro performance aziendali. In Europa, invece, hanno pesato sui mercati azionari le incertezze politiche che hanno fatto seguito alle elezioni europee.

    Valore di momentum dei singoli mercati

    In percentuale

    L’immagine mostra il valore di momentum dei principali mercati azionari al mondo. Il momentum mette in relazione l’ultimo corso con la media degli ultimi sei mesi. Anche se nell’estate del 2023 la spinta dei mercati azionari nei paesi industrializzati è andata sempre più scemando, da novembre 2023 la loro forte ripresa ha favorito di nuovo un momentum positivo diffuso, anche se questo dinamismo ha perso un po’ slancio.
    Fonte: MSCI

    Il mese scorso i mercati azionari hanno per la maggior parte perso slancio, soprattutto in Europa. Le elezioni del Parlamento europeo e le elezioni parlamentari in Francia hanno causato un’ondata di incertezza, che si è riflessa in perdite sulle quotazioni sui mercati azionari europei e, per la prima volta quest’anno, ha perfino trascinato in negativo il momentum del mercato azionario francese. Continua a essere debole anche il momentum sul mercato azionario brasiliano, caratterizzato da inizio maggio da un trend negativo indotto dalle preoccupazioni per la situazione fiscale della più grande economia dell’America Latina. 

    Rapporto prezzo/utile

    La figura mostra il rapporto prezzo/utile o RPU per i mercati azionari Svizzera, Mondo e Paesi emergenti a partire dal 2000. Grazie all’aumento degli utili aziendali e a causa della flessione delle quotazioni azionarie, i RPU dei tre mercati sono calati sensibilmente dall’estate 2020. Dalla fine del 2022, però, hanno ripreso a crescere sempre più, insieme ai corsi azionari.
    Fonte: SIX, MSCI

    L’andamento positivo dei mercati azionari a livello mondiale e dei mercati emergenti ha indotto una crescita significativa dei rapporti prezzo/utile (RPU) su base mensile. Per quanto riguarda il mercato azionario svizzero, invece, il mese scorso il RPU ha avuto un andamento solo laterale a causa dello sviluppo neutrale dei mercati azionari. Si attende un andamento più interessante dei RPU a seguito dell’imminente pubblicazione dei dati semestrali.

  • Il mese scorso i fondi immobiliari svizzeri hanno invertito la rotta guadagnando valore in misura significativa. Dall’inizio dell’anno, la performance del settore immobiliare svizzero è pertanto migliorata di diversi punti percentuali.

    Evoluzione indicizzata del valore dei fondi immobiliari svizzeri

    100 = 01.01.2024

    L’immagine mostra l’evoluzione media indicizzata del valore dei fondi immobiliari svizzeri quotati in borsa durante gli scorsi dodici mesi. Nel periodo rappresentato l’evoluzione del valore è stata estremamente volatile, ma lo scorso mese i fondi immobiliari svizzeri hanno guadagnato valore in misura significativa.
    Fonte: SIX

    Il mese scorso il valore dei fondi immobiliari svizzeri scambiati in borsa ha registrato un forte aumento, riprendendosi così dopo il breve calo di aprile e maggio. L’aumento di valore è stato favorito dal sensibile calo degli interessi sul mercato dei capitali svizzero. I rendimenti alla scadenza sui titoli di stato decennali svizzeri, che a metà giugno erano ancora sopra lo 0,8%, all’inizio di luglio sono scesi allo 0,6%, rendendo così molto più interessanti gli investimenti in progetti e beni a lungo termine, come gli immobili. Grazie al recente aumento di valore, dall’inizio dell’anno la performance dei fondi immobiliari svizzeri è tornata a essere sensibilmente positiva. 

    Sovrapprezzo su fondi immobiliari svizzeri e rendimenti alla scadenza a dieci anni

    In percentuale

    La figura mostra il rendimento alla scadenza delle obbligazioni di stato svizzere a dieci anni e il sovrapprezzo sugli immobili contenuti nei fondi immobiliari svizzeri dall’anno 2000. Il forte aumento degli interessi registrato l’anno scorso ha comportato un notevole calo dei sovrapprezzi. Tuttavia, di recente gli aggi sono tornati ad aumentare sensibilmente.
    Fonte: SIX

    Gli investimenti in fondi immobiliari negoziati in borsa prevedono solitamente il pagamento di un sovrapprezzo rispetto al valore contabile effettivo (NAV). A seguito del recente aumento di valore dei fondi quotati in borsa, questo sovrapprezzo ha registrato un lieve aumento, attestandosi intorno al 25%. In passato, un sovrapprezzo più elevato si osservava di solito solo in fasi di tassi d’interesse nettamente più bassi rispetto a quelli attuali.

    Tasso di sfitto e prezzi degli immobili

    In percentuale

    Il grafico riporta il tasso di sfitto degli immobili abitativi svizzeri e l’andamento dei prezzi di case unifamiliari, oggetti presi in locazione e appartamenti. Mentre i prezzi delle case unifamiliari si mantengono a un livello elevato, si osserva una tendenza all’aumento per gli appartamenti di proprietà e in affitto.
    Fonte: BNS, UST

    I prezzi degli appartamenti di proprietà e in affitto continuano a crescere. La scarsa offerta, che si riflette nel basso tasso di sfitto, e l’aumento delle entrate derivanti dai canoni di locazione conseguente ai due aumenti del tasso d’interesse di riferimento sembrano avere un ruolo decisivo in questa evoluzione. Di recente, l’aumento dei prezzi è stato favorito anche dal calo degli interessi a lungo termine sul mercato dei capitali. Per contro, i prezzi delle case unifamiliari si mantengono a un livello elevato con una tendenza laterale.

  • Valute

    Mentre il franco svizzero continua a indebolirsi e si è notevolmente deprezzato dall’inizio dell’anno, il dollaro americano ha guadagnato nuovamente terreno il mese scorso e rimane una delle valute più forti.

    Coppia di valuteCorsoPPA Area neutrale Valutazione
    Coppia di valute
    EUR/CHF
    Corso
    0,97
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    0,93
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    0,86 – 1,01
    Valutazione
    Euro neutrale
    Coppia di valute
    USD/CHF
    Corso
    0,90
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    0,79
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    0,69 – 0,90
    Valutazione
    USD neutrale
    Coppia di valute
    GBP/CHF
    Corso
    1,16
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    1,20
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    1,04 – 1,36
    Valutazione
    Sterlina neutrale
    Coppia di valute
    JPY/CHF
    Corso
    0,56
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    0,90
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    0,74 – 1,06
    Valutazione
    Yen sottovalutato
    Coppia di valute
    SEK/CHF
    Corso
    8,53
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    9,83
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    8,81 – 10,85
    Valutazione
    Corona sottovalutata
    Coppia di valute
    NOK/CHF
    Corso
    8,40
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    10,59
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    9,39 – 11,79
    Valutazione
    Corona sottovalutata
    Coppia di valute
    EUR/USD
    Corso
    1,08
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    1,18
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    1,02 – 1,33
    Valutazione
    Euro neutrale
    Coppia di valute
    USD/JPY
    Corso
    161,69
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    88,61
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    68,76 – 108,46
    Valutazione
    Yen sottovalutato
    Coppia di valute
    USD/CNY
    Corso
    7,28
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    6,12
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    5,68 – 6,57
    Valutazione
    Renminbi sottovalutato

    Fonte: Allfunds Tech Solutions

    Dopo essersi apprezzato a metà giugno di quasi il 2% rispetto all’euro e di circa l’1,3% rispetto al dollaro americano, alla fine del mese il franco svizzero ha perso questo aumento temporaneo attestandosi su un livello simile a quello di fine maggio. Sebbene a lungo termine sia probabile un nuovo apprezzamento della valuta elvetica a causa dei bassi tassi di inflazione, nella prima metà dell’anno si è registrata una sensibile riduzione di valore.

    A giugno il dollaro americano ha registrato un nuovo incremento. Dopo il breve periodo di debolezza a maggio, il mese scorso la valuta statunitense, ponderata su base commerciale, si è apprezzata di circa l’1,2%, proseguendo la tendenza imboccata dall’inizio dell’anno.

    Criptovalute

    CriptovalutaCorsoYTD in USDMassimo annualeMinimo annuale
    Criptovaluta
    BITCOIN
    Corso
    57’733,00
    YTD Year to date: dall’inizio dell’anno in USD
    37,00%
    Massimo annuale
    73’121
    Minimo annuale
    39’528,00
    Criptovaluta
    ETHEREUM
    Corso
    3’107,00
    YTD Year to date: dall’inizio dell’anno in USD
    35,00%
    Massimo annuale
    4’073
    Minimo annuale
    2’207,00

    Fonte: Allfunds Tech Solutions, Coin Metrics Inc

    Oro

    A giugno il prezzo dell’oro si è mantenuto elevato evidenziando una tendenza laterale. La domanda del metallo prezioso non è stata intaccata nemmeno dall’ulteriore apprezzamento del dollaro americano.

    Evoluzione indicizzata del valore dell’oro in franchi

    100 = 01.01.2024

    Il grafico mostra l’evoluzione indicizzata del valore dell’oro in franchi svizzeri nel bilancio annuale. Dopo il forte rialzo di inizio anno, il prezzo del metallo prezioso si è stabilizzato su livelli elevati a maggio e giugno, oscillando di recente tra i 2’300 e i 2’400 dollari per oncia troy.
    Fonte: Allfunds Tech Solutions

    La domanda di oro si mantiene elevata. Negli ultimi due mesi il prezzo del metallo prezioso si è assestato ai massimi storici oscillando perlopiù tra i 2’300 e i 2’400 dollari americani per oncia troy. Nemmeno il nuovo apprezzamento del dollaro americano a giugno, che ha reso l’acquisto di oro ancora più costoso, ha frenato la domanda. La situazione geopolitica ancora instabile, in particolare in Medio Oriente, ha con ogni probabilità continuato a sostenerne il prezzo. Inoltre, da un sondaggio del World Gold Council risulta che le banche centrali occidentali intendano aumentare ulteriormente le proprie riserve auree nei prossimi anni.

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