Panoramica del mercato: mercati finanziari tra ripresa e preoccupazioni per la congiuntura

Dopo le turbolenze sui mercati di inizio agosto, il mese scorso è stato caratterizzato da una ripresa. A inizio settembre, tuttavia, le nuove preoccupazioni per la congiuntura negli Stati Uniti hanno messo di nuovo sotto pressione i mercati finanziari.

  • A settembre, soprattutto negli Stati Uniti, gli interessi a lungo termine sono tornati a diminuire lievemente, probabilmente a causa delle crescenti preoccupazioni per la congiuntura e delle maggiori aspettative in merito a un allentamento della politica monetaria negli Stati Uniti.

    Evoluzione indicizzata del valore delle obbligazioni statali in valuta locale

    100 = 01.01.2024

    Il grafico mostra l’evoluzione del valore delle obbligazioni statali svizzere, statunitensi e tedesche nella valuta locale. Nel 2023 l’evoluzione del valore è stata incerta. Verso la fine dell’anno, invece, i mercati obbligazionari sono tornati a crescere in modo deciso. Il 2024 è tuttavia iniziato con un nuovo periodo di volatilità, tanto che nella prima metà dell’anno non si è ancora profilata una direzione chiara. Dalla fine di luglio, tuttavia, i mercati obbligazionari sono tornati a registrare notevoli aumenti di valore.
    Fonte: SIX, Bloomberg Barclays

    Dopo le turbolenze sui mercati, gli interessi a lungo termine sono diminuiti sensibilmente già a inizio agosto negli Stati Uniti, ma anche in Europa. È probabile che l’ulteriore calo del mese scorso sia stato favorito dall’intensificarsi dei segnali di debolezza della congiuntura economica negli Stati Uniti, insieme alle maggiori aspettative di un allentamento della politica monetaria a settembre. Di conseguenza, nell’ultimo mese i titoli di stato statunitensi hanno perso i maggiori utili sui cambi, mentre la performance delle obbligazioni di stato svizzere, nel complesso, è variata solo leggermente.

    Evoluzione dei rendimenti alla scadenza a dieci anni

    In percentuale

    Il grafico mostra l’andamento delle obbligazioni di stato decennali in Svizzera, negli USA e in Germania: tali rendimenti alla scadenza sono un metro di misura fondamentale per capire come si evolvono gli interessi. Sul lungo periodo mostrano una tendenza decisamente negativa. Da inizio 2020, tuttavia, si può osservare un’inversione di tendenza a favore di un aumento degli interessi. A fine 2023 i rendimenti alla scadenza sono tornati a diminuire in maniera netta. Sebbene nel primo semestre il calo stagnante dell’inflazione negli Stati Uniti abbia causato una nuova pressione al rialzo, nel secondo semestre si profila un’inversione di tendenza.
    Fonte: SIX, Bloomberg Barclays

    La diminuzione degli interessi a lungo termine è proseguita in modo particolarmente deciso negli Stati Uniti, ma l’Europa non ha fatto eccezione. Attualmente i rendimenti alla scadenza sui titoli di stato decennali statunitensi sono a quasi il 3,6%, un livello pari alla primavera 2022, prima della stagione degli interventi sui tassi. Nel frattempo, i titoli di stato svizzeri continuano a non farsi influenzare: i rendimenti alla scadenza sui titoli di stato decennali rimangono bassi allo 0,4% circa, un livello che non si raggiungeva dall’agosto 2022.

    Premi di rischio delle obbligazioni corporate

    In punti percentuali

    Il grafico rappresenta il differenziale dei rendimenti alla scadenza tra obbligazioni statali e corporate in dollari americani, euro e franchi. Questi premi di rischio, detti anche spread, sono aumentati molto nel primo semestre del 2022, per poi calare sensibilmente nella seconda metà dell’anno e all’inizio di quello successivo. A marzo 2023, i premi di rischio sono tornati a salire leggermente prima di stabilizzarsi nuovamente su un livello basso. Recentemente, tuttavia, si è osservato un allargamento, in particolare negli Stati Uniti.
    Fonte: Bloomberg Barclays

    Soprattutto a inizio agosto, sia negli Stati Uniti sia nella zona euro, i crescenti timori legati alla congiuntura si sono riflessi in un allargamento dei premi di rischio per le obbligazioni corporate. Dopo una breve tregua, a inizio settembre i premi di rischio risultavano di nuovo aumentati, ma senza tornare ai livelli di inizio agosto. Nel raffronto storico, quindi, rimangono incredibilmente bassi.

  • Al crollo delle quotazioni di inizio agosto è seguita una ripresa di breve durata. Già a inizio settembre, infatti, i mercati azionari sono tornati a perdere, preoccupati soprattutto per la congiuntura economica statunitense.

    Evoluzione indicizzata del mercato azionario in franchi

    100 = 01.01.2024

    Il grafico mostra l’evoluzione del valore negli ultimi dodici mesi sui mercati azionari Svizzera, Mondo e Paesi emergenti in franchi. Si osserva il rimbalzo dei mercati azionari dopo il crollo dell’autunno scorso, proseguito fino a metà luglio di quest’anno. Da quel momento si è osservata un’inversione di tendenza che perdura ancora oggi.
    Fonte: SIX, MSCI

    Al forte calo di agosto è seguita una netta controtendenza: a fine mese buona parte dei mercati azionari si trovava di nuovo in prossimità dei valori massimi raggiunti a metà luglio. A settembre, tuttavia, il peggioramento del sentiment generale nel settore industriale statunitense e il continuo rallentamento del mercato del lavoro hanno fatto crollare i mercati azionari ancora una volta. Particolarmente netto è stato il calo del mercato giapponese, che ha superato il –4%. Nel confronto mensile, tuttavia, i mercati azionari sono per gran parte in area positiva. Questo sviluppo non è stato accolto favorevolmente da investitrici e investitori svizzeri, dato che ha causato immediatamente un nuovo apprezzamento del franco svizzero. 

    Valore di momentum dei singoli mercati

    In percentuale

    L’immagine mostra il valore di momentum di dodici tra i principali mercati azionari al mondo. Il momentum mette in relazione l’ultimo corso con la media degli ultimi sei mesi. Anche se nell’estate del 2023 la spinta dei mercati azionari nei paesi industrializzati è andata sempre più scemando, da novembre questi si sono decisamente ripresi, favorendo di nuovo un momentum positivo diffuso. Con il crollo di inizio agosto, tuttavia, i mercati azionari hanno perso sensibilmente slancio e per alcuni di loro il momentum rimane in territorio negativo.
    Fonte: MSCI

    Rispetto al mese scorso la dinamica dei mercati azionari è stata prevalentemente più positiva, ma nel confronto con il primo semestre del 2024 la forza trainante risulta molto diminuita. Colpisce inoltre il fatto che il momentum nei Paesi Bassi sia ancora in un’area decisamente negativa. Ciò è dovuto soprattutto alla mancata ripresa di ASML, importante fornitore di semiconduttori e peso massimo dell’indice, dopo il crollo di inizio agosto.

    Rapporto prezzo/utile

    La figura mostra il rapporto prezzo/utile o RPU per i mercati azionari Svizzera, Mondo e Paesi emergenti a partire dal 2000. Grazie all’aumento degli utili aziendali e a causa della flessione delle quotazioni azionarie, i RPU dei tre mercati sono calati sensibilmente dall’estate 2020. Dalla fine del 2022, però, hanno ripreso a crescere sempre più, insieme ai corsi azionari.
    Fonte: SIX, MSCI

    Anche il mese scorso i rapporti prezzo/utile (RPU) sono stati influenzati dall’andamento dei corsi azionari. Fino alla fine di agosto sono aumentati in misura significativa a livello mondiale così come in Svizzera, poi a settembre hanno registrato un calo netto a seguito della nuova correzione di mercato. La ripresa dei mercati nei paesi emergenti è stata complessivamente modesta, tanto che nel confronto mensile l’RPU è addirittura diminuito.

  • Nell’ultimo mese i fondi immobiliari svizzeri hanno mantenuto un livello costante, continuando a registrare un notevole aumento di valore dall’inizio dell’anno.

    Evoluzione indicizzata del valore dei fondi immobiliari svizzeri

    100 = 01.01.2024

    L’immagine mostra l’evoluzione media indicizzata del valore dei fondi immobiliari svizzeri quotati in borsa durante gli scorsi dodici mesi. Nel periodo rappresentato l’evoluzione del valore è stata estremamente volatile, ma si è delineata una tendenza al rialzo. Il mese scorso, invece, il loro andamento è rimasto quasi del tutto invariato.
    Fonte: SIX

    Ad agosto i fondi immobiliari svizzeri negoziati in borsa sono cresciuti di circa due punti percentuali, ma a inizio settembre li hanno nuovamente persi. Di conseguenza, l’evoluzione del valore nelle ultime quattro settimane è stata complessivamente stabile. A tal proposito colpisce che i fondi immobiliari svizzeri non siano riusciti a trarre vantaggio dall’incremento registrato sui mercati immobiliari globali. Soprattutto negli Stati Uniti e in Europa, la diminuzione degli interessi sul mercato dei capitali globali ha causato aumenti netti di valore. Questo potrebbe essere un ulteriore indice del fatto che il potenziale per altri incrementi di valore significativi sul mercato immobiliare svizzero è stato gradualmente esaurito.

    Sovrapprezzo su fondi immobiliari svizzeri e rendimenti alla scadenza a dieci anni

    In percentuale

    La figura mostra il rendimento alla scadenza delle obbligazioni di stato svizzere a dieci anni e il sovrapprezzo sugli immobili contenuti nei fondi immobiliari svizzeri dall’anno 2000. Il forte aumento degli interessi registrato nel 2022 ha comportato un notevole calo dei sovrapprezzi. Verso la fine dell’anno scorso e durante quest’anno, tuttavia, gli aggi sono tornati ad aumentare in modo significativo.
    Fonte: SIX

    Chi effettua investimenti immobiliari negoziati in borsa deve solitamente pagare un sovrapprezzo rispetto al valore contabile effettivo (NAV). Dal punto di vista storico questo sovrapprezzo è strettamente legato agli interessi sul mercato dei capitali a lungo termine. Quando gli interessi sono elevati, il sovrapprezzo è quasi sempre scarso, dato che gli investimenti a lungo termine perdono attrattiva; quando gli interessi calano, invece, solitamente i sovrapprezzi crescono. Confrontando i valori degli ultimi 20 anni emerge che l’attuale livello del sovrapprezzo è relativamente alto. In passato è stato maggiore solo nelle fasi in cui gli interessi sul mercato dei capitali erano decisamente più bassi.

    SARON a tre mesi e rendimenti alla scadenza decennali

    In percentuale

    La seguente immagine mostra il tasso d’interesse di riferimento svizzero SARON con una scadenza di tre mesi e il rendimento alla scadenza delle obbligazioni di stato svizzere a dieci anni dal 2000. Negli ultimi mesi entrambi gli indici sono diminuiti in modo significativo. Permane al momento una situazione insolita in cui gli investimenti a breve termine sul mercato monetario offrono rendimenti più elevati rispetto agli investimenti a lungo termine sul mercato dei capitali.
    Fonte: BNS, UST

    Dall’inizio dell’anno il livello dei tassi in Svizzera è notevolmente calato. Ciò dipende da un lato dalla decisione della Banca nazionale svizzera (BNS) di abbassare due volte il tasso d’interesse guida per allentare le condizioni degli investimenti a breve termine sul mercato monetario, dall’altro dal fatto che anche gli interessi a lungo termine sul mercato dei capitali sono di nuovo diminuiti. Attualmente il rendimento dei titoli di stato svizzeri decennali si attesta appena allo 0,4% circa, un livello straordinariamente basso se si considerano il tasso d’inflazione attuale dell’1% circa e il tasso d’interesse guida dell’1,25%. L’ulteriore potenziale di ribasso degli interessi sul mercato dei capitali è dunque limitato. Per le negoziazioni a breve termine del mercato monetario, invece, nei prossimi mesi le operatrici e gli operatori di mercato contano su un nuovo allentamento delle condizioni dei tassi da parte della BNS.

  • Valute

    Così come a luglio, ad agosto sia il franco svizzero sia lo yen giapponese hanno acquistato ulteriormente valore. Nel frattempo, il dollaro americano si è invece deprezzato ancora una volta.

    Coppia di valuteCorsoPPA Area neutrale Valutazione
    Coppia di valute
    EUR/CHF
    Corso
    0,93
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    0,93
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    0,86 – 1,00
    Valutazione
    Euro neutrale
    Coppia di valute
    USD/CHF
    Corso
    0,85
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    0,79
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    0,69 – 0,90
    Valutazione
    USD neutrale
    Coppia di valute
    GBP/CHF
    Corso
    1,11
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    1,20
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    1,04 – 1,36
    Valutazione
    Sterlina neutrale
    Coppia di valute
    JPY/CHF
    Corso
    0,59
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    0,89
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    0,73 – 1,05
    Valutazione
    Yen sottovalutato
    Coppia di valute
    SEK/CHF
    Corso
    8,16
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    9,77
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    8,75 – 10,79
    Valutazione
    Corona sottovalutata
    Coppia di valute
    NOK/CHF
    Corso
    7,81
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    10,57
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    9,36 – 11,78
    Valutazione
    Corona sottovalutata
    Coppia di valute
    EUR/USD
    Corso
    1,10
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    1,17
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    1,01 – 1,32
    Valutazione
    Euro neutrale
    Coppia di valute
    USD/JPY
    Corso
    142,46
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    89,25
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    69,14 – 109,37
    Valutazione
    Yen sottovalutato
    Coppia di valute
    USD/CNY
    Corso
    7,12
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    6,16
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    5,70 – 6,61
    Valutazione
    Renminbi sottovalutato

    Fonte: Allfunds Tech Solutions

    Nonostante il breve deprezzamento di metà agosto, il franco svizzero ha proseguito la sua tendenza al rialzo degli ultimi mesi. Ha così compensato la perdita di valore registrata nei primi mesi del 2024, raggiungendo infine un livello simile a quello di inizio anno nei confronti delle valute dei principali partner commerciali. Rispetto al dollaro statunitense, che ha avuto un mese di particolare debolezza e ha perso il 3,7% ponderato su base commerciale, l’andamento mensile del franco svizzero ha segnato un guadagno del 3%. Anche lo yen giapponese è cresciuto di nuovo ad agosto: a inizio settembre un dollaro americano valeva 142 yen, mentre a inizio agosto il rapporto era ancora di oltre 150 yen per dollaro americano. Nonostante ciò la valuta giapponese, fortemente sottovalutata, continua a mostrare un grande potenziale di crescita.

    Criptovalute

    CriptovalutaCorsoYTD in USDMassimo annualeMinimo annuale
    Criptovaluta
    BITCOIN
    Corso
    57’342
    YTD Year to date: dall’inizio dell’anno in USD
    36,00%
    Massimo annuale
    73’121
    Minimo annuale
    39’528
    Criptovaluta
    ETHEREUM
    Corso
    2’342
    YTD Year to date: dall’inizio dell’anno in USD
    2,00%
    Massimo annuale
    4’073
    Minimo annuale
    2’207

    Fonte: Allfunds Tech Solutions, Coin Metrics Inc

    Oro

    A metà agosto il prezzo dell'oro ha raggiunto il nuovo massimo storico di poco più di 2’500 dollari americani per oncia troy; da allora mantiene una tendenza laterale. 

    Evoluzione indicizzata del valore dell’oro in franchi

    100 = 01.01.2024

    Il grafico mostra l’evoluzione indicizzata del valore dell’oro in franchi svizzeri nel bilancio annuale. La forte domanda di oro registrata nel corso dell’anno è proseguita anche ad agosto: a metà dello scorso mese il metallo prezioso ha raggiunto il nuovo record storico di valore, circa 2’500 dollari americani, e da allora mantiene una tendenza laterale.
    Fonte: Allfunds Tech Solutions

    L’oro continua a essere estremamente richiesto. All’inizio e alla metà di agosto, il metallo prezioso negoziato in dollari americani ha registrato un nuovo incremento, toccando un nuovo massimo storico poco superiore ai 2’500 dollari americani per oncia troy. Oltre ai segnali di indebolimento della congiuntura mondiale e alle ridotte aspettative sui tassi, che hanno conseguenze positive sugli investimenti infruttiferi come l’oro, è stata soprattutto la debolezza del dollaro americano a contribuire all’incremento di valore. Il prezzo dell’oro in franchi svizzeri, infatti, mantiene già da qualche mese un andamento laterale.

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