Gli interessi continuano a salire in tutto il mondo. Oltre all’incremento delle previsioni inflazionistiche, di recente hanno giocato un ruolo importante anche le migliori previsioni congiunturali.
Panoramica di mercato: l’aumento degli interessi mette in difficoltà i mercati finanziari
Negli ultimi tempi è stato registrato un netto aumento degli interessi a livello globale, specialmente negli Stati Uniti, con conseguenti perdite sui titoli di stato. Anche le azioni tecnologiche hanno subito una battuta d’arresto in quanto l’aumento dei tassi d’interesse provoca perdite di valore proprio nei titoli in crescita, tra cui si annoverano anche le azioni di questo settore. Sul carro dei perdenti sono saliti anche il franco svizzero e l’oro.
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Evoluzione indicizzata del valore dei titoli di stato in franchi
100 = 01.01.2021
Fonte: SIX, Bloomberg Barclays L’economia statunitense sta vivendo una fase di slancio, superando persino la Cina nel ruolo di locomotiva della congiuntura. Inoltre, oltreoceano è stato di recente varato un altro pacchetto di aiuti da 1’900 miliardi di dollari. Ma gli Stati Uniti stanno procedendo a grandi passi anche nella lotta alla pandemia e il mercato obbligazionario, sia negli USA che nel resto del mondo, ha reagito con un aumento dei rendimenti. Le banche centrali hanno approvato questo aumento degli interessi, nonostante la continua promessa di mantenerli a un livello basso. Di conseguenza i titoli di stato nominativi hanno dovuto ancora una volta accontentarsi. Le obbligazioni svizzere hanno registrato il mese scorso una perdita pari quasi al 6%.
Evoluzione dei rendimenti alla scadenza a dieci anni
In percentuale
Fonte: SIX, Bloomberg Barclays L’aumento degli interessi reali ha comportato un aumento dei rendimenti alla scadenza dei titoli di stato, soprattutto negli Stati Uniti e in Australia. Il rendimento alla scadenza sulle obbligazioni statunitensi a dieci anni oscilla ora intorno all’1,6%. Solo un paio di mesi fa era ancora dell’1%. Ad aumentare sono stati soprattutto i rendimenti alla scadenza a lungo termine, mentre quelli a breve termine sono rimasti sullo stesso livello. Le curve degli interessi hanno quindi subito una forte impennata. L’aumento dei rendimenti alla scadenza sulle obbligazioni a dieci anni in Europa è stato invece meno marcato rispetto agli Stati Uniti.
Premi di rischio delle obbligazioni corporate
In percentuale
Fonte: Bloomberg Barclays Il clima positivo sul mercato ha fatto tornare i premi di rischio delle obbligazioni corporate di tutte le classi di qualità al livello pre-coronavirus già a fine 2020. Unica eccezione sono stati i premi di rischio sulle obbligazioni corporate svizzere con buona solvibilità, che però di recente si sono normalizzati. Finché le banche centrali manterranno la loro generosa politica di acquisti di obbligazioni e le previsioni congiunturali resteranno buone, non dovrebbero esserci cambiamenti.
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L’euforia sui mercati azionari ha subito una lieve battuta d’arresto nel mese di marzo. A registrare perdite sono stati soprattutto i titoli tecnologici, mentre hanno guadagnato terreno soprattutto i titoli ciclici dei settori energia e finanza. Questa rotazione dei settori potrebbe essere stata favorita sia dalle migliori previsioni congiunturali sia dall’aumento degli interessi.
Evoluzione indicizzata del mercato azionario in franchi
100 = 01.01.2021
Fonte: SIX, MSCI Nonostante le migliori previsioni congiunturali l’euforia sui mercati azionari ha subito una lieve battuta d’arresto. I titoli tecnologici, che avevano assunto il ruolo di motore trainante della ripresa, il mese scorso hanno dovuto affrontare delle perdite. Il responsabile potrebbe essere stato non da ultimo l’aumento degli interessi. I titoli tecnologici giustificano infatti il proprio valore elevato con l’auspicio di ottenere in futuro profitti elevati. In seguito all’aumento degli interessi tali profitti futuri vengono però maggiormente scontati, con conseguenti perdite di valore. A beneficiare dell’evoluzione congiunturale positiva sono stati invece settori quali finanza ed energia, per i quali l’aumento degli interessi o dei prezzi delle materie prime può essere vantaggioso.
Valore di momentum dei singoli mercati
In percentuale
Fonte: MSCI La stagnazione del clima positivo si riflette anche nel valore di momentum dei singoli paesi, che pur rimanendo positivo ha fatto registrare un calo. Il mercato azionario svizzero è ancora una volta il fanalino di coda, poiché a causa della stabilità dei propri titoli riesce a beneficiare ben poco della ripresa congiunturale. Anche il mercato azionario cinese ha dovuto registrare una perdita notevole e dopo una forte impennata la situazione sembra essersi ridimensionata. Il mese scorso, infatti, nessun altro mercato azionario è andato così male come quello cinese. Per quanto riguarda il valore di momentum, attualmente si trova ancora a metà classifica.
Rapporto prezzo/utile
Fonte: SIX, MSCI Il livello delle valutazioni continua a essere elevato, anche se l’aumento degli interessi le ha messe in discussione soprattutto per i cosiddetti valori di crescita, i cui profitti auspicati si collocano in un futuro relativamente lontano. In caso di profitti stabili ciò comporta un calo delle valutazioni che lo scorso mese si è fatto sentire soprattutto per i titoli tecnologici.
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Da inizio anno i fondi immobiliari svizzeri mostrano un andamento laterale, che non ha subito modifiche neanche in seguito all’aumento degli interessi registrato di recente.
Evoluzione indicizzata del valore dei fondi immobiliari svizzeri
100 = 01.01.2021
Fonte: SIX I fondi immobiliari svizzeri indicizzati non sono sinora riusciti a riprendere l’ottima performance del 2020 e da gennaio hanno un andamento laterale. Dopo una leggera correzione dei prezzi nel mese di febbraio, i loro valori sono tornati al livello di inizio anno. I prezzi sono riusciti a resistere anche al recente aumento degli interessi. Una delle ragioni potrebbe essere la domanda da parte di investitori istituzionali, che continuano ad avere poche alternative nell’attuale contesto di interessi prevalentemente negativi.
Sovrapprezzo su fondi immobiliari svizzeri e rendimenti alla scadenza a dieci anni
In percentuale
Fonte: SIX L’aumento degli interessi delle scorse settimane ha generato sul mercato ben poche reazioni in termini di prezzo. Di conseguenza i sovrapprezzi ottenuti mediamente sugli oggetti contenuti nei fondi immobiliari si sono ulteriormente allontanati dal loro valore equo. La valutazione degli immobili, detta anche Net Asset Value (NAV), reagisce solo moderatamente alle variazioni d’interesse. Fintantoché i prezzi non vengono opportunamente corretti, i sovrapprezzi resteranno a un livello elevato. Ultimamente il sovrapprezzo medio ha superato di nuovo la soglia del 35%. Un valore più alto era stato registrato solo nella primavera dello scorso anno.
Tasso di sfitto e prezzi degli immobili
100 = gennaio 2000 (a sinistra) e in percentuale (a destra)
Fonte: BNS, UST In Svizzera esiste un nuovo strumento di valutazione del mercato immobiliare. L’Ufficio federale di statistica ha iniziato recentemente a pubblicare il cosiddetto indice svizzero dei prezzi degli immobili residenziali (IMPI), che misura l’andamento dei prezzi di tale classe di immobili in tutto il paese. Per lo scorso anno è stato registrato un aumento dei prezzi di circa il 3,1%. Oltre a questo netto aumento dei prezzi delle abitazioni di proprietà, sono tornati recentemente a salire anche gli interessi ipotecari, complicando ulteriormente le condizioni di acquisto degli immobili residenziali.
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Valute
La domanda del franco svizzero quale valuta sicura durante le crisi è in calo. Il dollaro americano, al contrario, ha di recente registrato una forte rivalutazione sulla scia delle migliori previsioni economiche. Anche la sterlina britannica continua a essere richiesta.
Coppia di valute Corso PPA Area neutrale Valutazione Coppia di valute EUR/CHFCorso 1,11PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi. 1,16Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico. 1,08 – 1,25Valutazione Euro neutraleCoppia di valute USD/CHFCorso 0,92PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi. 0,91Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico. 0,79 – 1,02Valutazione USD neutraleCoppia di valute GBP/CHFCorso 1,29PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi. 1,43Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico. 1,23 – 1,62Valutazione Sterlina neutraleCoppia di valute JPY/CHFCorso 0,85PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi. 1,05Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico. 0,89 – 1,22Valutazione Yen sottovalutatoCoppia di valute SEK/CHFCorso 10,94PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi. 12,20Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico. 11,00 – 13,39Valutazione Corona sottovalutataCoppia di valute NOK/CHFCorso 10,98PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi. 12,71Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico. 11,34 – 14,07Valutazione Corona sottovalutataCoppia di valute EUR/USDCorso 1,20PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi. 1,28Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico. 1,12 – 1,45Valutazione Euro neutraleCoppia di valute USD/JPYCorso 108,52PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi. 86,21Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico. 70,84 – 101,57Valutazione Yen sottovalutatoCoppia di valute USD/CNYCorso 6,49PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi. 6,38Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico. 6,13 – 6,63Valutazione Renminbi neutraleL’indebolimento del franco delle ultime settimane ha fatto sì che, conformemente alle nostre stime, perdesse il primato di valuta più cara del mondo. Al suo posto è tornato il dollaro americano che di recente ha registrato un forte aumento della domanda grazie alle migliori previsioni congiunturali per gli USA. Ancora più forte è stata la sterlina britannica che è riuscita a guadagnare quasi il 2% sul dollaro e quasi il 4% sul franco. Tuttavia, a parità di potere d’acquisto, la valuta britannica è ancora sottovalutata rispetto al dollaro e al franco e presenta margini di crescita. Tra i maggiori perdenti troviamo invece il real brasiliano, che risente attualmente dell’emergenza sanitaria in corso e dell’indebitamento record del paese sudamericano.
Oro
In seguito alle migliori previsioni congiunturali e all’aumento degli interessi l’oro ha continuato la sua discesa, attestandosi attualmente circa il 5% al di sotto del livello di inizio anno.
Evoluzione indicizzata del valore dell’oro in franchi
100 = 01.01.2021
Fonte: Web Financial Group Le migliori previsioni congiunturali hanno portato di recente non solo a un aumento degli interessi, ma hanno anche messo ulteriormente sotto pressione il prezzo dell’oro. Il mese scorso il metallo prezioso ha proseguito la sua discesa perdendo complessivamente il 15% rispetto al valore record raggiunto la scorsa estate. Per un breve periodo il prezzo dell’oro per oncia troy è persino sceso al di sotto della soglia di 1’700 dollari americani.