Commercio tradizionale: da clienti nell’anonimato a relazioni clienti solide

17.06.2025

Come afferma David Kauer, esperto in materia di pagamenti: «Il moderno commercio al dettaglio non può offrire un’esperienza d’acquisto ottimale alla clientela che non è attiva a livello digitale». Dal primo contatto fino al pagamento, infatti, gli account cliente digitali costituiscono la base di offerte rilevanti, servizi personalizzati e innovazioni capaci di tenere conto del contesto. Per questa ragione le e i commercianti al dettaglio dovrebbero includere nella loro clientela digitale anche le e gli acquirenti che inizialmente si presentano «offline».

In breve

  • Per ogni acquirente che visita un negozio senza intrattenere nessuna relazione digitale né usare nessuna carta cliente, c’è una o un commerciante al dettaglio che si lascia sfuggire la possibilità di creare nuove interazioni digitali.
  • Gli account clienti digitali spianano la strada a offerte personalizzate e rilevanti, nonché a consigli e servizi intelligenti come Click & Collect o pagamenti invisibili.
  • Oltre a rafforzare la fidelizzazione della clientela, trarre informazioni basate sui dati dalle persone che visitano il proprio negozio permette di prendere decisioni migliori su diversi fronti, dalla configurazione dell’assortimento fino alle campagne pubblicitarie.

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Nel commercio tradizionale la clientela resta spesso nell’anonimato, e questo vale anche per la Svizzera, sebbene qui il numero di carte cliente contenute nel portafogli delle persone sia tra i più alti d’Europa. Se nell’e-commerce è possibile analizzare ogni interazione, nel caso degli acquisti in negozio la maggior parte delle volte la o il commerciante non conosce le informazioni cliente necessarie per farlo. Questi dati sono «oro» e senza di loro è praticamente impossibile avere un approccio mirato e personalizzato: le offerte restano generiche, le misure di marketing presentano tassi di conversione più bassi e i processi di pagamento si rivelano meno efficienti. Tutte opportunità, queste, che così non vengono colte.

Più vicini alla clientela

E se invece si sfruttasse questo potenziale? In questo caso, ogni visita in negozio renderebbe possibile quanto segue: 

  • Il servizio Click & Collect può essere integrato direttamente per permettere alla clientela di ritirare in negozio gli articoli ordinati online lo stesso giorno. 

  • I dati relativi al traffico dei pagamenti possono essere utilizzati per inviare alle e ai clienti che passano davanti al proprio negozio determinate informazioni su prodotti interessanti.

    Quando la clientela entra in negozio può ad esempio accedere all’app. Grazie a questo riconoscimento, sulla base delle abitudini di acquisto e degli interessi rilevati, le e i clienti ricevono consigli individuali e offerte personalizzate direttamente sullo smartphone o da parte del personale di vendita nonché, nel caso di determinate tecnologie, presso l’articolo che li interessa. 

  • Il tracciamento delle persone consente di seguire da vicino il comportamento e i percorsi delle e dei clienti all’interno del negozio e di poterli analizzare sulla base di heatmap. Il body tracking e gli smart shelves permettono di fare lo stesso con una precisione che arriva perfino a livello degli scaffali. In questo modo è possibile ottimizzare il posizionamento dei prodotti sulla superficie di vendita.

  • Con l’aiuto di telecamere e dell’intelligenza artificiale, chi possiede un’attività può riconoscere le emozioni della clientela e proporle così prodotti adeguati. In alternativa, i dati raccolti possono essere utilizzati per ottimizzare il proprio assortimento. 

  • Con gli embedded payment o gli invisible payment , le operazioni di checkout e di pagamento sono direttamente integrate nell’esperienza di acquisto, senza la necessità di fare la fila alla cassa e, nel migliore dei casi, addirittura senza alcuna interazione. Il tutto grazie alla procedura di pagamento automatico che avviene in background. 

  • All’interno dell’app della o del commerciante al dettaglio la clientela può visualizzare in automatico il saldo dei punti fedeltà raccolti fino a quel momento e le ricevute digitali. Dopo l’acquisto, le e gli utenti ricevono informazioni personalizzate su offerte selezionate che con molta probabilità potrebbero interessarli oppure sconti esclusivi di cui possono usufruire. 

Vantaggio per la clientela: visita al negozio con valore aggiunto

Le e i clienti attribuiscono sempre più importanza a un’esperienza di acquisto comoda e coerente, che sia possibile attraverso tutti i punti di accesso: nel negozio fisico, online, tramite l’app o sulle piattaforme social. Per loro è quindi fondamentale poter passare agevolmente e in maniera diretta da un punto di contatto a un altro, poter beneficiare di offerte rilevanti legate a un reale valore aggiunto e avere a disposizione procedure semplici e affidabili. Sfruttando gli approcci descritti, svaniscono i confini tra lo shopping fisico e quello digitale e la clientela può beneficiare di esperienze di acquisto ibride.

Vantaggio per commercianti al dettaglio: relazioni cliente più solide

Potendo analizzare sistematicamente le interazioni che avvengono all’interno del loro negozio, le e i commercianti beneficiano di vantaggi rispetto alla concorrenza. Così facendo, infatti, possono misurare in maniera più accurata l’efficacia delle loro misure e migliorarla costantemente.

Per riassumere, i dati della clientela rappresentano una base solida da cui partire per prendere decisioni relative all’assortimento, gestire le superfici e creare campagne mirate, e sono un ingrediente fondamentale per costruire relazioni salde con la propria clientela. Questo, a sua volta, permette all’attività in questione di aumentare il cosiddetto Net Promoter Score (NPS) e il numero di recensioni positive, oltre a generare più passaparola. L’obiettivo non è solo quello di entusiasmare le proprie e i propri clienti, ma anche di trasformarli in ambasciatrici e ambasciatori della propria attività.

La trasformazione digitale nel commercio al dettaglio tradizionale: quattro elementi fondamentali

Se vogliono mantenere la loro prossimità all’utenza anche in futuro, le e i commercianti tradizionali devono necessariamente registrare in maniera sistemica e identificare in modo univoco le loro e i loro clienti. Secondo l’esperto di pagamenti di PostFinance David Kauer, i quattro elementi seguenti sono fondamentali e imprescindibili: 

  • Le attività al dettaglio hanno bisogno di quanti più account clienti digitali possibili. Un obiettivo che possono raggiungere solo se sono rilevanti per la loro clientela e se possono contare su un gran numero di clienti abituali con un’elevata frequenza di visita e un notevole grado di fiducia.

    Inoltre a monte, ai fini della creazione di questi account, le aziende devono predisporre un processo di «onboarding digitale» basato su un meccanismo di identificazione capace di trovare il giusto compromesso tra due esigenze: ridurre al minimo il numero di barriere d’accesso e richiedere le informazioni assolutamente necessarie e il consenso per l’utilizzo mirato dei dati personali.

    Ma come si traduce tutto questo nella pratica?

    • Nel caso delle piccole e medie imprese che operano nel commercio al dettaglio, negli account clienti, che rappresentano l’«identità digitale» delle e degli utenti, sono memorizzati dati rilevanti che di solito possono essere modificati dall’utente in questione. Una volta effettuato il login al proprio profilo, la clientela deve avere inoltre la possibilità di registrare i propri strumenti di pagamento.
    • Sull’altro fronte, le grandi attività al dettaglio sono solite proporre account clienti sotto forma di «digital wallet» in cui, oltre alla cronologia degli acquisti, la clientela può visualizzare anche ricevute digitali, programmi bonus, coupon e altro ancora. 
  • Le app, i siti web e i marketplace digitali fungono da ponti digitali verso la clientela. Da un lato rappresentano il punto di accesso centrale per tutte le interazioni con le e i clienti, dall’altro sono l’anello di congiunzione che deve obbligatoriamente esistere tra il commercio online e quello tradizionale.

    Le app, inoltre, possono accompagnare la clientela all’interno di un negozio, facilitandone ad esempio la visita indoor, offrendo la possibilità di creare liste della spesa digitali o presentando offerte personalizzate in tempo reale (si vedano anche le tecnologie per l’autenticazione della clientela). È chiaro però che, per essere scaricata, un’app deve essere rilevante per la clientela. E se questo è tanto più semplice quanto più grande è l’azienda in questione;

    per le realtà più piccole anche i siti web che offrono la possibilità di registrarsi digitalmente come clienti e i marketplace di terzi rappresentano possibili ponti digitali da sfruttare. 

  • Per poter identificare in modo univoco le e i clienti all’interno del proprio negozio, in una fase successiva è necessario avvalersi di tecnologie adeguate. Per il commercio tradizionale esiste tutta una serie di soluzioni tra cui poter scegliere in base allo use case e al contesto, tra cui l’autenticazione alla cassa tramite una carta cliente, la scansione di un codice QR, l’utilizzo di un’app all’ingresso dell’attività oppure sistemi di telecamere intelligenti. In più, se conformi al diritto in materia di protezione dei dati e accettate dalla clientela, è possibile sfruttare anche procedure biometriche come l’impronta digitale, il riconoscimento facciale o la scansione del palmo della mano.

    Queste tecnologie permettono inoltre di riconoscere e misurare l’acquisto di prestazioni relativo a un determinato account cliente ed eseguono il vero e proprio checkout comprensivo di processo di pagamento, trasmettendo il token al fornitore di servizi di pagamento tramite un’apposita API e passando così per il payment provider. Se lo si desidera, al loro interno si possono attivare servizi aggiuntivi come le ricevute digitali, i coupon e così via. 

  • Al giorno d’oggi, per risultare convincente, un’esperienza di acquisto deve includere anche la possibilità di usufruire di mezzi di pagamento pratici, che possono essere registrati o memorizzati una tantum nel proprio account cliente relativo alla o al commerciante al dettaglio in questione.

L’esperto di pagamenti David Kauer si impegna affinché PostFinance offra esperienze clienti innovative in materia di pagamenti. 

Se soddisfano questi quattro requisiti, le e i commercianti al dettaglio possono offrire alla propria clientela pagamenti «embedded» e/o «invisible». Con questi termini si intendono quelle procedure di pagamento completamente integrate nel processo di acquisto di prodotti e servizi che avvengono in background in modo automatico e diretto, ovvero senza che la clientela debba svolgerle in prima persona e come un processo separato. Così facendo l’utenza beneficia di soluzioni di pagamento decisamente più pratiche, in quanto non deve più avviare ed eseguire tali operazioni in modo autonomo e in primo piano,

ma può avvalersi di pagamenti invisibili e automatici che, avvenendo in background, diventano parte integrante di un acquisto o di un’ordinazione. Un esempio noto di questo meccanismo è quello dei negozi di Amazon Go. Qui il prelievo di tutti i vari prodotti viene rilevato da un sistema composto da telecamere e sensori, l’identità digitale delle e dei clienti viene creata tramite un’apposita app e i pagamenti avvengono in automatico. Anche in questo caso, tutto ciò avviene grazie al soddisfacimento dei quattro requisiti appena elencati e grazie all’impiego di tecnologie capaci di riconoscere, calcolare e attribuire la merce acquistata. 

Tipi di body tracking nei negozi fisici

Rilevamento: identificazione tramite aspetto esteriore e creazione di ID
Questi sistemi riescono a identificare le persone a partire dall’aspetto esteriore, come lo stile e i colori dei capi d’abbigliamento indossati, la lunghezza e il colore dei capelli e gli accessori (borse, collane e orologi) per poi attribuire a ogni utente un ID. Il rilevamento avviene con o senza dati biometrici.

Tracciamento: monitoraggio degli ID come modelli di movimento all’interno del negozio
Questi sistemi sono in grado di seguire la posizione degli ID all’interno del negozio, riconoscendo sia lo scaffale o il gruppo di merci davanti a loro sia la zona in cui si posizionano rispetto al raggio della telecamera.

Spostamenti: identificazione dei movimenti tramite gli assi dei corpi
Gli assi del corpo possono essere utilizzati per riconoscere movimenti come il prelievo di una merce da uno scaffale o l’inserimento di un prodotto in uno zaino.

Tipi di object tracking nei negozi fisici

Segmentazione: i dati immagine dei prodotti come anello di congiunzione tra le telecamere e i sistemi di shop
Con l’aiuto dell’IA, i sistemi concepiti per il checkout «invisibile» vengono alimentati con dati immagine generati a partire dai prodotti. In tal senso, questi dati possono essere attribuiti a un particolare ID prodotto durante l’intero processo d’acquisto.

Spostamenti: identificazione dei movimenti tramite gli assi dei corpi
Grazie alla combinazione dei risultati derivanti dal tracciamento degli spostamenti (merce messa nel carrello, merce riposizionata sullo scaffale) e dei dati immagine, le varie modifiche possono essere registrate nell’account acquirente.

Tracciamento: tracking dei prodotti con l’ID acquirente
Le modifiche rilevate nell’account o nel carrello dell’utente vengono costantemente attribuite al relativo ID acquirente, garantendo così il tracciamento dei prodotti.

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