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Creato il 25.08.2023 | Aggiornato al 07.11.2023

Ecco come proteggersi dalle criptotruffe

Negli ultimi anni, la popolarità di criptovalute come bitcoin, ether & Co. è notevolmente aumentata. Dall’essere un prodotto di nicchia, queste si sono infatti trasformate in una classe d’investimento molto popolare. La loro crescente domanda ha tuttavia attirato anche l’attenzione di malintenzionati, il che ha reso le criptotruffe un problema serio da non sottovalutare. In questa guida scoprirete di più sull’argomento e su come proteggervi da questi pericoli.

Le vittime delle criptotruffe spesso hanno qualcosa in comune con i loro truffatori, ovvero la voglia di ottenere denaro in modo rapido. I malintenzionati sono sempre alla ricerca di nuovi metodi per appropriarsi dei vostri averi e a tale scopo mettono in atto strategie molto creative. L’incredibile ascesa delle criptovalute degli ultimi anni offre loro numerose opportunità. Pertanto, chiunque desideri investire in criptovalute deve essere consapevole dei rischi connessi. In questo articolo scoprirete quali sono le forme più comuni di criptotruffe, come imparare a riconoscerle e come proteggervi da questi pericoli.

Quali forme di criptotruffe esistono?

Oltre agli sviluppatori, alle aziende e agli investitori interessati, sul terreno, ancora emergente, delle criptovalute si muovono anche malintenzionati sempre alla ricerca di nuovi modi per rubare criptovalute e investimenti. Le tattiche utilizzate per raggiungere questo obiettivo sono varie e sofisticate. Diamo un’occhiata ad alcune delle forme più comuni di criptotruffe.

Phishing e siti web falsificati

Nel crypto-phishing i truffatori prendono di mira soprattutto le informazioni dei portafogli online, in particolare le chiavi private necessarie per accedere alle criptovalute. Il loro modo di agire è molto simile a quello utilizzato nel phishing tradizionale: inviano e-mail false o creano siti web fraudolenti che assomigliano a quelli di offerenti di wallet o a vere criptoborse. Il loro scopo è indurre gli utenti a rivelare le proprie credenziali o a trasferire denaro su conti a scopo di truffa. Una volta in possesso di questi dati, gli hacker possono facilmente accedere alle criptovalute contenute nei wallet in questione.

Oltre alle pubblicità e a risultati di ricerca manipolati, vengono sempre più spesso inviate anche e-mail di spam che promettono profitti elevati raggiungibili tramite le criptovalute. L’intento è sempre lo stesso: suscitare nel destinatario la paura di lasciarsi sfuggire un’opportunità (la cosiddetta «fear of missing out» o, in forma abbreviata, «FOMO»), in questo caso un guadagno presentato come sicuro, con tanto di immagini che mostrano presunte storie di successo di altri investitori. Anche in questo contesto, i destinatari vengono indotti con l’inganno a trasferire denaro su un sito web fraudolento. 

Raccomandazioni per la tutela dei consumatori

Quando ricevete e-mail di questo tipo, non cliccate sul loro contenuto, rappresentato da un’immagine che rimanda a un sito web fraudolento, e neanche su eventuali pulsanti come «Disdire» o «Unsubscribe».

App false e wallet fraudolenti

Un’altra truffa molto comune vede l’utilizzo di false app che possono essere scaricate dagli store più diffusi (Google Play o App Store). In questo caso, i malintenzionati creano imitazioni di piattaforme di trading o wallet cripto ufficiali che sembrano ingannevolmente simili quelli reali. Tuttavia, se gli utenti trasferiscono criptovalute in questi wallet, i loro investimenti vengono rubati.

Initial Coin Offering (ICO) fraudolente

Un’Initial Coin Offering (ICO) è un nuovo metodo di acquisizione di capitale con cui aziende o progetti emettono criptovalute per raccogliere fondi da investitori interessati. Il concetto è simile a quello di un ingresso in borsa (Initial Public Offering, IPO). Tuttavia, al posto delle azioni tradizionali, per gli investitori vengono emessi token o monete digitali che possono essere collegati ad attivi reali, come ad esempio le azioni di una società. Essendosi affermate negli ultimi anni come un popolare metodo di finanziamento di progetti cripto, le ICO hanno attirato l’attenzione anche dei malintenzionati, che si ingegnano per creare materiali di marketing di grande valore e affittare presunti uffici al fine di trarre in inganno potenziali investitori. Queste figure fingono infatti di offrire nuove criptovalute tramite le ICO, raccogliendo denaro da chi mostra interesse. Spesso, tuttavia, dietro questi progetti non vi sono applicazioni o aziende reali e gli artefici della truffa scompaiono con i fondi dopo averla perpetrata.

Manipolazioni di mercato con sistemi di «pump and dump»

Così facendo, i truffatori influenzano il prezzo di una particolare criptovaluta alimentando in modo fittizio l’interesse delle persone verso una data moneta digitale, pubblicizzandola ad esempio come una promettente opportunità d’investimento tramite e-mail o contenuti su social media come X, Facebook o Telegram. La paura di perdere una ghiotta occasione (FOMO) spinge gli investitori a cavalcare l’onda determinando un aumento del prezzo. Non appena il fenomeno raggiunge l’apice, i truffatori vendono quanto accumulato ricavandone un profitto e determinando un crollo dei corsi che in pochi minuti fa perdere valore all’investimento. 

Truffe sui social media

Un’altra forma di criptotruffa può essere perpetrata tramite i social media. A tal fine, i truffatori utilizzano profili o gruppi social falsi spacciandosi per esperti di criptovalute e offrendo consigli d’investimento o servizi fraudolenti. Spesso alle vittime viene promesso di ottenere un rendimento che supera di n volte l’importo investito con messaggi formulati in modo molto accurato da mittenti che sembrano reali.

È importante specificare che l’elenco di metodi qui riportato non è esaustivo: i truffatori, infatti, sono estremamente creativi e inventano sempre nuovi modi per trarre in inganno le loro vittime. Pertanto, è importante essere sempre vigili e mantenersi aggiornati sulle più recenti tattiche di frode per individuare il prima possibile attività sospette.

Come riconoscere una criptotruffa

Tre indizi per riconoscere un tentativo di truffa con criptovalute

  • Se un’offerta promette profitti irrealistici in poco tempo, è bene andarci cauti. I malintenzionati attirano spesso le potenziali vittime con rendimenti elevati. Tuttavia, non è possibile prevedere con precisione l’andamento futuro di un investimento finanziario, poiché i corsi possono subire oscillazioni sia in positivo sia in negativo. Ecco perché è importante avere molta prudenza di fronte a offerte che garantiscono un guadagno e che, molto probabilmente, nascondono una truffa. 

  • Che le aziende facciano pubblicità è normale. Chi escogita truffe legate alle criptovalute ha tuttavia bisogno di raggiungere rapidamente quante più persone possibili e, per riuscirci, investe in campagne di marketing di ampia portata con l’obiettivo di raccogliere quanto prima ingenti somme. Se ritenete che un’offerta sia pubblicizzata in modo troppo aggressivo o che vengano formulate affermazioni esagerate e non comprovate, vi consigliamo di acquisire maggiori informazioni sul fornitore in questione.

    I truffatori ricorrono spesso a tattiche di vendita ad alta pressione e sfruttano l’effetto FOMO per influenzare le potenziali vittime. Inducono ad esempio a credere che esista un determinato periodo o un numero di posti limitato per effettuare un investimento, spingendo ad agire rapidamente per non perdere presunti vantaggi. Ricordatevi sempre che per fare investimenti seri, occorre avere tempo a sufficienza per informarsi in modo approfondito.

  • Un altro possibile campanello d’allarme è costituito dalla mancanza di informazioni e di trasparenza da parte di chi propone l’offerta. Se mancano informazioni importanti sull’azienda, sulla sua struttura, sui membri del team o sulle pratiche commerciali, è bene essere prudenti. Le aziende affidabili descrivono solitamente in modo aperto e trasparente le loro attività, fornendo dettagli rilevanti per infondere fiducia nei potenziali investitori. Ogni ICO che si rispetti include ad esempio un white paper in cui venga spiegato il concetto alla base della criptovaluta e il suo funzionamento. Al contrario, un whitepaper formulato in modo incomprensibile o inesistente è un indizio di intenzioni fraudolente. Se non riuscite a capire chi c’è dietro a un investimento in criptovalute, vi consigliamo di tenervi alla larga da quell’offerta.

Ecco come che investe può proteggersi dalle criptotruffe

Misure di sicurezza generali per investimenti in criptovalute

In tutti gli investimenti in criptovalute è necessario prendere alcune precauzioni generali per proteggere il proprio investimento.

Proteggete il vostro wallet

Come è risaputo, chi investe in criptovalute ha bisogno di un wallet per le proprie chiavi private, le cosiddette «private key». Se vi viene chiesto di fornire la vostra chiave privata quando fate un investimento, molto probabilmente non si tratta di un’operazione affidabile. La vostra chiave privata deve essere nota solo a voi o a una controparte fidata (ad esempio la vostra banca) e conservata in tutta sicurezza. Inoltre, per i wallet è importante utilizzare password complesse e attivare l’autenticazione a due fattori.

Diffidate di wallet che provengono da fornitori sconosciuti o che fanno richieste sospette e tenete sempre aggiornati il software e il firmware per contrastare le note vulnerabilità informatiche. Utilizzate solo applicazioni provenienti da piattaforme ufficiali come il Google Play Store o l’App Store. Per verificare se l’app del wallet di criptovalute è affidabile, è bene trasferire dapprima solo un piccolo importo. Se notate qualcosa di sospetto durante l’aggiornamento dell’app del wallet, annullate l’operazione e disinstallate l’applicazione.

Utilizzate piattaforme commerciali sicure

Se desiderate entrare nel mercato delle criptovalute, vi invitiamo a scegliere una piattaforma di trading seria e a informarvi accuratamente e preventivamente, verificando che goda di una buona reputazione. Misure di sicurezza come l’autenticazione a due fattori e una comunicazione codificata sono due punti a favore. Per beneficiare di un servizio affidabile nel commercio di criptovalute è consigliabile effettuare le operazioni direttamente tramite la banca.

Verificate l’identità di progetti e persone

Prima di investire in un progetto, verificate l’identità delle persone o delle società che lo hanno lanciato. Cercate informazioni sul team, sui fondatori e sui risultati positivi finora ottenuti. Per farlo, potete basarvi sulle informazioni pubblicate dall’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) e sul suo elenco dei fornitori di servizi finanziari autorizzati in Svizzera. Se un’azienda non vi figura, la prudenza è d’obbligo. La FINMA gestisce anche una lista di allerta contenente informazioni su aziende che potrebbero offrire servizi senza autorizzazione. Date un’occhiata alla community e leggete le recensioni e le testimonianze di altri investitori. Siate scettici se le informazioni sono scarse o se qualcosa sembra troppo bello per essere vero.

Investite solo in ciò che capite

In generale, in caso di investimenti sia tradizionali sia in criptovalute, è importante raccogliere preventivamente sufficienti informazioni. Se non siete sicuri di come funzioni una particolare criptovaluta, fate le dovute ricerche. I white paper forniscono informazioni su chi le emette e sul loro funzionamento e in tal senso sono utili anche le valutazioni e le testimonianze di altri investitori. Inoltre, è consigliabile analizzare l’andamento del prezzo di una criptovaluta. Il fatto che sia sempre salito senza mai scendere dovrebbe mettervi sempre la pulce all’orecchio. 

Fatevi guidare dal buonsenso

In genere i rapidi profitti sono sempre associati a rischi. Pertanto, diffidate delle promesse di rendimenti elevati raggiungibili in tempi molto brevi. Come in altre situazioni non dovete mai trasmettere i dati della vostra banca e della vostra carta di credito né copie del passaporto o del documento d’identità a soggetti che non conoscete. Non fidatevi di chi vi telefona dal nulla proponendovi un investimento in criptovalute. Ignorate queste offerte e non condividete mai informazioni sensibili con persone sconosciute.

Ho subito una criptotruffa: cosa posso fare?

Se siete rimasti vittima di una criptotruffa, dovreste agire rapidamente, soprattutto se avete già effettuato pagamenti o trasmesso dati personali.

  • Chi è rimasto vittima di una criptotruffa non deve vergognarsi di informare la polizia. Anche se in molti casi è piuttosto improbabile recuperare il denaro perduto, sporgete immediatamente una denuncia penale rivolgendovi alla polizia del vostro Cantone di domicilio. 

  • Informate sempre la vostra banca di fiducia. Se avete effettuato un pagamento con una carta di debito o di credito oppure tramite bonifico o se avete comunicato dati personali, dovreste mettere immediatamente al corrente il vostro istituto finanziario.

  • Molto spesso chi fa le criptotruffe vende i dati rubati ad altri malintenzionati. Pertanto, è fondamentale modificare i dati di accesso, come i nomi utente e le password, per evitare ulteriori danni. Un’eventuale criptotruffa perpetrata su un social media può essere segnalata alla piattaforma in questione.

  • Siate diffidenti anche di fronte a sconosciuti, come detective privati e avvocati, che vi offrono il loro aiuto e non pagate alcuna commissione per sbloccare del denaro, perché spesso anche in questi casi si tratta di tentativi di truffa.

Ecco come la vostra banca di fiducia può proteggervi dalle truffe

Chi ritiene che custodire criptovalute sia troppo oneroso e chi è alla ricerca di un modo semplice e sicuro per negoziarle troverà una soluzione adeguata presso banche specializzate. L’elaborazione di transazioni in criptovalute attraverso una banca può ridurre i potenziali rischi di frode, in quanto le banche svizzere soggette a regolamentazione sono tenute a rispettare determinate disposizioni che, di solito, proteggono da tali rischi. Esse possono inoltre avvalersi di pratiche collaudate e hanno esperienza nell’individuare e segnalare attività sospette.

In Svizzera, inoltre, sono sempre di più gli istituti finanziari che propongono servizi affidabili relativi al mondo delle criptovalute. Prendetevi il tempo di analizzare le varie offerte e scegliere la soluzione migliore per voi. A proposito: sapevate che nel corso del 2024 anche PostFinance offrirà alla sua clientela la possibilità di negoziare e custodire criptovalute? Qui scoprirete tutti i potenziali vantaggi di cui può beneficiare chi si affida a una banca per svolgere le operazioni legate alle criptovalute.

Infine, tenete comunque presente che la responsabilità della sicurezza degli investimenti viene assunta sempre da chi investe. Pertanto, proprio come per tutte le altre forme d’investimento, anche per le criptovalute vale il solito principio: investite solo il denaro per cui sareste in grado di far fronte a un’eventuale perdita.

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