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Creato il 30.11.2021 | Aggiornato al 19.03.2024

Trasferimento all’estero in vista? Ma non senza previdenza

Trasferirsi in un altro paese può essere, per tante persone, la più grande avventura della vita. Occuparsi della propria situazione previdenziale in caso di vecchiaia, decesso o invalidità non è certamente l’aspetto più entusiasmante di questo grande passo. Tuttavia se state pensando di emigrare, prima di trasferirvi all’estero dovreste esaminare con molta attenzione la vostra situazione. Scoprite qui che cosa è meglio sapere. Ricordate che per avere informazioni complete è necessario consultare le autorità previdenziali dello stato in cui intendete trasferirvi, nonché la cassa di compensazione AVS del vostro Cantone di residenza.

Sono oltre 800’000 le svizzere e gli svizzeri che vivono all’estero: cifra che ha registrato un aumento dell’1,5% rispetto allo scorso anno. Secondo il DFAE, l’11% circa della popolazione svizzera vive all’estero, la maggior parte in Europa. È la Francia a ospitare il gruppo più consistente di cittadine e cittadini svizzeri all’estero, seguita da Germania e Italia. Che sia all’ombra delle palme o vicino agli iceberg, tutte queste persone sono alla ricerca di una vita migliore o per lo meno diversa. Una decina di svizzeri si sono trasferiti persino sulle isole Salomone. Emigrare è una delle più grandi avventure che potreste trovarvi ad affrontare nella vita e proprio per questo motivo è legata a grandi incertezze: che cosa mi aspetta nel mio nuovo paese di residenza? Come mi troverò? Riuscirò a realizzare i miei sogni? O magari me ne tornerò subito in Svizzera?

Pianificare al meglio il trasferimento all’estero

Una cosa che può dare molta sicurezza in questa grande avventura e deve essere sempre inclusa nella pianificazione di un trasferimento all’estero è una valutazione tempestiva della propria situazione previdenziale. Infatti, chi abita all’estero corre spesso il rischio di avere delle lacune contributive e quindi di dover rinunciare a una parte della rendita durante la vecchiaia. Ma anche chi è già in pensione dovrebbe preparare con cura il proprio trasferimento all’estero. In questa fascia d’età è stato registrato il maggior incremento di trasferimenti all’estero tra le svizzere e gli svizzeri negli scorsi anni.

Check list previdenza: trasferimento all’estero per chi svolge un’attività lavorativa

Gestire i versamenti AVS, riscuotere il capitale CP e chiudere il pilastro 3a?

Siete ancora giovani e state per trasferirvi all’estero per svolgere il lavoro dei vostri sogni, diventare autonomi o lavorare per un’azienda svizzera? Chi non è ancora in pensione, prima di fare le valigie e prenotare il volo, dovrebbe assolutamente valutare con attenzione la propria situazione previdenziale: dal 1º al 3º pilastro ci sono alcuni aspetti da tenere presente.

Le persone che non vivono e non lavorano più in Svizzera non sono più assicurate automaticamente tramite la previdenza statale (1º pilastro). Questo significa che non vengono più versati i contributi nell’AVS per provvedere alla vecchiaia, ma anche che non è più prevista automaticamente un’assicurazione in caso di decesso e invalidità. In base al paese in cui emigrate si applicano disposizioni diverse:

Mi trasferirò in un paese UE/AELS

Di norma siete assicurati attraverso il sistema di sicurezza sociale del vostro nuovo paese di residenza. È consigliabile informarsi tempestivamente e in modo approfondito circa la portata e il contenuto dell’assicurazione sociale nel paese in questione.

Mi trasferirò in un paese non UE/AELS

In questo caso la situazione varia moltissimo da un paese all’altro. Alcuni paesi hanno stipulato una convenzione di sicurezza sociale con la Svizzera, altri no. Informatevi presso l’ufficio di assicurazione sociale competente del vostro nuovo paese di soggiorno.

Ricordate che il versamento dei contributi AVS/AI in Svizzera non vi esonera dall’obbligo contributivo nel paese in cui soggiornate.

Se vi trasferite all’estero con la vostra famiglia dovete assicurare ogni membro singolarmente. Potete effettuare versamenti volontari nell’AVS/AI garantendo così la durata ininterrotta dell’assicurazione AVS/AI. Per fare questo devono essere soddisfatti i seguenti punti:

  • Dovete avere la cittadinanza svizzera o di un paese EU o AELS
  • La domanda di versamento volontario deve essere inviata entro un anno dall’uscita dall’assicurazione obbligatoria
  • È necessario avere almeno cinque anni di versamenti ininterrotti all’AVS/AI

Il versamento volontario per coloro che emigrano in stati al di fuori dell’EU/AELS vi porta alcuni vantaggi:

  • Durata ininterrotta dell’assicurazione presso l’AVS/AI (nessuna lacuna contributiva)
  • Fruizione di misure d’integrazione dell’AI
  • Prestazioni AVS/AI superiori in caso di pensionamento, decesso e invalidità

Mi trasferisco in un altro paese e lavoro all’estero per un’azienda svizzera

Per proseguire con l’assicurazione obbligatoria deve essere presentata una richiesta scritta, firmata dal datore di lavoro e dalla persona assunta, alla cassa di compensazione del datore di lavoro. La richiesta va inviata al più tardi entro sei mesi dal giorno in cui la collaboratrice o il collaboratore soddisfa il requisito per la prosecuzione dell’assicurazione obbligatoria. Il datore di lavoro non è obbligato a dare il proprio consenso. Le casse di compensazione competenti sono disponibili a fornire ulteriori informazioni.

Chiedere o meno la liquidazione del 2º pilastro quando ci si trasferisce all’estero?

Il nostro consiglio: prima di trasferirvi consultate la vostra cassa pensioni per capire esattamente quali opzioni avete a disposizione all’estero e come dovete procedere con il vostro trasferimento. In questo modo riceverete tutte le informazioni necessarie e potrete occuparvi in tutta tranquillità delle altre cose che vi aspettano.

Opzioni del pilastro 3a per chi si trasferisce all’estero

In caso di trasferimento in un altro paese potete chiedere la liquidazione dell’avere della previdenza privata (3º pilastro), indipendentemente dall’età che avete in quel momento e dal paese di destinazione. In questo caso è importante occuparsi tempestivamente degli aspetti fiscali.

Se al momento del versamento dell’avere previdenziale vivete già all’estero viene applicata un’imposta alla fonte. L’ammontare dell’imposta dipende dalla sede dell’istituto di previdenza. Prima del versamento può quindi valere la pena trasferire il proprio avere del 3º pilastro a una fondazione che si trova in un cantone a minore tassazione.

Se invece entrate in possesso del vostro avere previdenziale già prima dell’effettiva partenza dalla Svizzera, dovete versare un’imposta sul prelievo di capitale. Di norma questa è superiore all’imposta alla fonte.

Quali documenti sono necessari se desiderate lasciare definitivamente la Svizzera (versamento possibile al più presto un mese prima della partenza)?

  • Attestazione della partenza da parte dell’Ufficio di controllo abitanti in Svizzera con luogo di destinazione (la data della partenza non deve risalire a più di un anno prima) o
  • Certificato di domicilio all’estero (la data di emissione non deve risalire a più di un anno prima);
  • Copia di un documento d’identità ufficiale con firma dell’intestatario della previdenza e del coniuge / del partner registrato;
  • Copia del certificato di stato civile (non deve risalire a oltre tre mesi prima) o del certificato di matrimonio.

Da tenere presente: questa sezione non include alcuna consulenza fiscale, ma elenca semplicemente alcuni principi di base del diritto fiscale attualmente in vigore. Rivolgetevi alla vostra o al vostro consulente fiscale per ottenere una consulenza esaustiva prima di trasferirvi all’estero.

Trasferirsi all’estero dopo il pensionamento

Cosa bisogna tenere presente a livello di cassa pensioni e AVS quando ci si trasferisce all’estero?

State pensando di godervi la pensione sotto le palme? O di tornare nel vostro paese d’origine? Le pensionate e i pensionati che lasciano la Svizzera e cercano un nuovo domicilio all’estero dovrebbero informare prima possibile la propria cassa pensioni e la cassa di compensazione AVS per informarla del proprio cambio di domicilio. In caso contrario rischiano che la propria rendita non venga corrisposta puntualmente. Potete chiedere il versamento della rendita AVS direttamente sul vostro nuovo conto estero, indipendentemente dal nuovo paese di domicilio. Per i prelievi dalla cassa pensioni di norma è necessario un conto svizzero. Naturalmente in questo caso l’opzione che avevate scelto prima del pensionamento per il versamento dei vostri averi della cassa pensioni (capitale o rendita) resta valida anche in caso di trasferimento all’estero. 

Pensionamento anticipato e trasferimento all’estero

Versamento volontario dei contributi AVS per evitare lacune contributive

Per chi va in pensionamento anticipato, la situazione dipende dallo stato di destinazione: si tratta di uno stato UE/AELS o di uno stato non UE?

Mi trasferirò in un paese UE/AELS

Di norma siete assicurati attraverso il sistema di sicurezza sociale del vostro nuovo paese di residenza. È consigliabile informarsi tempestivamente e in modo approfondito circa la portata e il contenuto dell’assicurazione sociale nel paese in questione.

Mi trasferirò in un paese non UE/AELS

In questo caso potete aderire volontariamente all’AVS ed evitare lacune contributive. Questo però è possibile soltanto nelle seguenti circostanze:

  • La richiesta del versamento volontario deve essere presentata entro un anno
  • In precedenza bisogna avere effettuato versamenti nell’AVS/AI per almeno cinque anni senza interruzioni

Il versamento volontario vi offre i seguenti vantaggi:

  • Durata ininterrotta dell’assicurazione presso l’AVS/AI (nessuna lacuna contributiva)
  • Fruizione di misure d’integrazione dell’AI
  • Prestazioni AVS/AI superiori in caso di pensionamento, decesso e invalidità

Cosa succede alla cassa pensioni quando ci si trasferisce all’estero?

Anche andando in pensione anticipatamente potete riscuotere gli averi del 2º pilastro sotto forma di capitale o di rendita mensile, indipendentemente dal fatto che viviate in Svizzera o in un’altra parte del mondo. Se riscuotete l’avere del 2°pilastro mentre vivete all’estero, verrà applicata un’imposta alla fonte invece di un’imposta sul capitale. Se la Svizzera ha stipulato una convenzione per evitare le doppie imposizioni con il paese in cui vivete, potete chiedere il rimborso dell’imposta alla fonte nel vostro nuovo paese di domicilio. La vostra o il vostro consulente fiscale può valutare la vostra situazione fiscale personale in caso di trasferimento all’estero e consigliarvi in merito.

Le vostre opzioni per il 3° pilastro

Non avete ancora chiuso il vostro pilastro 3a? In linea generale in caso di pensionamento anticipato (da 60 anni) potete prelevare l’avere del pilastro 3a indipendentemente dal paese in cui vivete. Tuttavia, se vi trasferite all’estero potete prelevare il denaro dal vostro conto 3a ancora prima. È importante sapere che se non percepite più un reddito soggetto all’obbligo di AVS, non potete più effettuare versamenti nel vostro pilastro 3a.

Nel caso in cui abbiate più conti del pilastro 3a, può valere la pena riscuotere i relativi importi in modo scaglionato per ridurre la progressione fiscale. Se chiudete il 3º pilastro e vi trasferite all’estero dovete tener conto dei seguenti punti:

  • Se al momento del versamento dell’avere previdenziale vivete già all’estero viene applicata un’imposta alla fonte. L’ammontare dell’imposta dipende dalla sede dell’istituto di previdenza. Prima del versamento può quindi valere la pena trasferire il proprio avere del pilastro 3a a una fondazione che si trova in un Cantone a minore tassazione.
  • Se invece entrate in possesso del vostro avere previdenziale già prima dell’effettiva partenza dalla Svizzera, dovete versare un’imposta sul prelievo di capitale. Di norma questa è superiore all’imposta alla fonte. 

Da tenere presente: questa sezione non include alcuna consulenza fiscale ma elenca semplicemente alcuni principi di base del diritto fiscale attualmente in vigore. Rivolgetevi alla vostra o al vostro consulente fiscale per ottenere una consulenza esaustiva prima di trasferirvi all’estero.

Pianificare la previdenza per partire senza pensieri

Trasferirsi all’estero può comportare vari imprevisti. Questo però non dovrebbe, anzi non deve riguardare la vostra previdenza per la vecchiaia e la tutela in caso di decesso e invalidità: prima di preparare le valigie, esaminate quindi attentamente la vostra situazione previdenziale e avviate tutte le procedure necessarie al riguardo. In questo modo non vi resterà che rallegrarvi per il posto in cui andrete a vivere. La previdenza vi consente inoltre di accrescere il vostro patrimonio addirittura prima di trasferirvi all’estero: se state pensando di fare questo passo tra cinque/dieci anni, può valere la pena investire il denaro del pilastro 3a in un fondo di previdenza.  Così facendo potrete approfittare, in questo lasso di tempo, degli sviluppi del mercato finanziario prima di richiedere il pagamento del vostro 3º pilastro. 

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