Secondo il DFAE l’11% circa della popolazione svizzera vive all’estero, la maggior parte in Europa, con una tendenza in crescita. Che sia all’ombra delle palme o vicino agli iceberg, tutte queste persone sono alla ricerca di una vita migliore o per lo meno diversa. E in effetti sì, dieci nostri concittadini e concittadine si sono trasferiti addirittura in Groenlandia. Emigrare è una delle più grandi avventure che potreste trovarvi ad affrontare nella vita e proprio per questo motivo è legata a grandi incertezze: che cosa mi aspetta nel mio nuovo paese di residenza? Come mi troverò? Riuscirò a realizzare i miei sogni? O magari me ne tornerò subito in Svizzera?
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Si parte per l’estero! Ma non senza previdenza
Trasferirsi in un altro paese può essere, per tante persone, la più grande avventura della vita. Occuparsi della propria situazione previdenziale in caso di vecchiaia, decesso o invalidità non è certamente l’aspetto più entusiasmante di questo grande passo. Tuttavia se state pensando di emigrare, prima di trasferirvi all’estero dovreste esaminare con molta attenzione la vostra situazione. Scoprite qui che cosa è meglio sapere. Ricordate che per avere informazioni complete è necessario consultare le autorità previdenziali dello stato in cui intendete trasferirvi, nonché la cassa di compensazione AVS del vostro Cantone di residenza.

Pianificare al meglio il trasferimento all’estero
Una cosa che può dare molta sicurezza in questa grande avventura e deve essere sempre inclusa nella pianificazione di un trasferimento all’estero è una valutazione tempestiva della propria situazione previdenziale. Infatti, chi abita all’estero corre spesso il rischio di avere delle lacune contributive e quindi di dover rinunciare a una parte della rendita durante la vecchiaia. Ma anche chi è già in pensione dovrebbe preparare con cura il proprio trasferimento all’estero.
Trasferimento all’estero per chi svolge un’attività professionale
Gestire i versamenti AVS, riscuotere il capitale CP e chiudere il 3º pilastro?
Siete ancora giovani e state per trasferirvi all’estero per svolgere il lavoro dei vostri sogni, diventare autonomi o lavorare per un’azienda svizzera? Chi non è ancora in pensione, prima di fare le valigie e prenotare il volo, dovrebbe assolutamente valutare con attenzione la propria situazione previdenziale: dal 1º al 3º pilastro ci sono alcuni aspetti da tenere presente.
Le persone che non vivono e non lavorano più in Svizzera non sono più assicurate automaticamente tramite la previdenza statale (1º pilastro). Questo significa che non vengono più versati i contributi nell’AVS per provvedere alla vecchiaia, ma anche che non è più prevista automaticamente un’assicurazione in caso di decesso e invalidità. In base al paese in cui emigrate si applicano disposizioni diverse:
Mi trasferirò in un paese UE/AELS
Di norma siete assicurati attraverso il sistema di sicurezza sociale del vostro nuovo paese di residenza. È consigliabile informarsi tempestivamente e in modo approfondito circa la portata e il contenuto dell’assicurazione sociale nel paese in questione.
Mi trasferirò in un paese non UE/AELS
In questo caso la situazione varia moltissimo da un paese all’altro. Alcuni paesi hanno stipulato una convenzione di sicurezza sociale con la Svizzera, altri no. Informatevi presso l’ufficio di assicurazione sociale competente del vostro nuovo paese di soggiorno.
Ricordate che il versamento dei contributi AVS/AI in Svizzera non vi esonera dall’obbligo contributivo nel paese in cui soggiornate.
Se vi trasferite all’estero con la vostra famiglia dovete assicurare ogni membro singolarmente. Potete effettuare versamenti volontari nell’AVS/AI garantendo così la durata ininterrotta dell’assicurazione AVS/AI. Per fare questo devono essere soddisfatti i seguenti punti:
- Dovete avere la cittadinanza svizzera o di un paese EU o AELS
- La domanda di versamento volontario deve essere inviata entro un anno dall’uscita dall’assicurazione obbligatoria
- È necessario avere almeno cinque anni di versamenti ininterrotti all’AVS/AI
Il versamento volontario per coloro che emigrano in stati al di fuori dell’EU/AELS vi porta alcuni vantaggi:
- Durata ininterrotta dell’assicurazione presso l’AVS/AI (nessuna lacuna contributiva)
- Fruizione di misure d’integrazione dell’AI
- Prestazioni AVS/AI superiori in caso di pensionamento, decesso e invalidità
Mi trasferisco in un altro paese e lavoro all’estero per un datore di lavoro svizzero
Per proseguire con l’assicurazione obbligatoria deve essere presentata una richiesta scritta, firmata dal datore di lavoro e dalla persona assunta, alla cassa di compensazione del datore di lavoro. La richiesta va inviata al più tardi entro sei mesi dal giorno in cui la collaboratrice o il collaboratore soddisfa il requisito per la prosecuzione dell’assicurazione obbligatoria. Il datore di lavoro non è obbligato a dare il proprio consenso. Le casse di compensazione competenti sono disponibili a fornire ulteriori informazioni.
Che cosa succede al vostro 2° pilastro
Il nostro consiglio: prima di trasferirvi consultate la vostra cassa pensioni per capire esattamente quali opzioni avete a disposizione all’estero e come dovete procedere con il vostro trasferimento. In questo modo riceverete tutte le informazioni necessarie e potrete occuparvi in tutta tranquillità delle altre cose che vi aspettano.
Le vostre opzioni per il 3° pilastro
In caso di trasferimento in un altro paese potete chiedere la liquidazione dell’avere della previdenza privata (3º pilastro), indipendentemente dall’età che avete in quel momento e dal paese di destinazione. In questo caso è importante occuparsi tempestivamente degli aspetti fiscali:
se al momento del versamento dell’avere previdenziale vivete già all’estero viene applicata un’imposta alla fonte. L’ammontare dell’imposta dipende dalla sede dell’istituto di previdenza. Prima del versamento può quindi valere la pena trasferire il proprio avere del 3º pilastro a una fondazione che si trova in un cantone a minore tassazione.
Se invece entrate in possesso del vostro avere previdenziale già prima dell’effettiva partenza dalla Svizzera, dovete versare un’imposta sul prelievo di capitale. Di norma questa è superiore all’imposta alla fonte.
Partenza definitiva dalla Svizzera (versamento possibile al più presto un mese prima della partenza dalla Svizzera)
- Copia dell’attestazione della partenza da parte dell’Ufficio di controllo abitanti in Svizzera (la data della partenza non deve essere più vecchia di un anno) oppure
- Copia del certificato di domicilio all’estero aggiornato oppure
- Affidavit all’estero (autocertificazione autenticata del domicilio)
- Firma e copia di un documento attuale del coniuge / del partner registrato
- Conferma ufficiale dello stato civile (risalente a non più di tre mesi prima) se non si è coniugati o non si vive in un’unione domestica registrata
Da tenere presente: questa sezione non include alcuna consulenza fiscale, ma elenca semplicemente alcuni principi di base del diritto fiscale attualmente in vigore. Rivolgetevi alla vostra o al vostro consulente fiscale per ottenere una consulenza esaustiva prima di trasferirvi all’estero.
Trasferirsi all’estero dopo il pensionamento
Ecco cosa fare con l’AVS e il 2° pilastro
State pensando di godervi la pensione sotto le palme? O di tornare nel vostro paese d’origine? Le pensionate e i pensionati che lasciano la Svizzera e cercano un nuovo domicilio all’estero dovrebbero informare prima possibile la propria cassa pensioni e la cassa di compensazione AVS per informarla del proprio cambio di domicilio. In caso contrario rischiano che la propria rendita non venga corrisposta puntualmente. Possono chiedere che la propria rendita AVS venga versata direttamente sul loro nuovo conto estero, indipendentemente dal paese in cui vivono. Per i prelievi dalla cassa pensioni di norma è necessario un conto svizzero. Naturalmente in questo caso l’opzione che avevate scelto prima del pensionamento per il versamento dei vostri averi della cassa pensioni (capitale o rendita) resta valida anche in caso di trasferimento all’estero.
Pensionamento anticipato e trasferimento all’estero
Versamento volontario dei contributi AVS per evitare lacune contributive
Per chi va in pensione anticipatamente, la situazione dipende dallo stato di destinazione: si tratta di uno stato UE/AELS o di uno stato non UE?
Mi trasferirò in un paese UE/AELS
Di norma siete assicurati attraverso il sistema di sicurezza sociale del vostro nuovo paese di residenza. È consigliabile informarsi tempestivamente e in modo approfondito circa la portata e il contenuto dell’assicurazione sociale nel paese in questione.
Mi trasferirò in un paese non UE/AELS
In questo caso potete aderire volontariamente all’AVS ed evitare lacune contributive. Questo però è possibile soltanto nelle seguenti circostanze:
- La richiesta del versamento volontario deve essere presentata entro un anno
- In precedenza bisogna avere effettuato versamenti nell’AVS/AI per almeno cinque anni senza interruzioni
Il versamento volontario vi offre i seguenti vantaggi:
- Durata ininterrotta dell’assicurazione presso l’AVS/AI (nessuna lacuna contributiva)
- Fruizione di misure d’integrazione dell’AI
- Prestazioni AVS/AI superiori in caso di pensionamento, decesso e invalidità
Che cosa succede al vostro 2° pilastro
Anche andando in pensione anticipatamente potete riscuotere gli averi del 2º pilastro sotto forma di capitale o di rendita mensile, indipendentemente dal fatto che viviate in Svizzera o in un’altra parte del mondo. Se riscuotete l’avere del 2°pilastro mentre vivete all’estero, verrà applicata un’imposta alla fonte invece di un’imposta sul capitale. Se la Svizzera ha stipulato una convenzione per evitare le doppie imposizioni con il paese in cui vivete, potete chiedere il rimborso dell’imposta alla fonte nel vostro nuovo paese di domicilio. La vostra o il vostro consulente fiscale può valutare la vostra situazione fiscale personale in caso di trasferimento all’estero e consigliarvi in merito.
Le vostre opzioni per il 3° pilastro
Non avete ancora chiuso il vostro pilastro 3a? In linea generale in caso di pensionamento anticipato (da 59 o 60 anni) potete prelevare l’avere del pilastro 3a indipendentemente dal paese in cui vivete. Tuttavia, se vi trasferite all’estero potete prelevare il denaro dal vostro conto 3a ancora prima. È importante sapere che se non percepite più un reddito soggetto all’obbligo di AVS, non potete più effettuare versamenti nel vostro pilastro 3a.
Nel caso in cui abbiate più conti del pilastro 3a, può valere la pena riscuotere i relativi importi in modo scaglionato per ridurre la progressione fiscale. Se chiudete il 3º pilastro e vi trasferite all’estero dovete tener conto dei seguenti punti:
- Se al momento del versamento dell’avere previdenziale vivete già all’estero viene applicata un’imposta alla fonte. L’ammontare dell’imposta dipende dalla sede dell’istituto di previdenza. Prima del versamento può quindi valere la pena trasferire il proprio avere del 3º pilastro a una fondazione che si trova in un cantone a minore tassazione.
- Se invece entrate in possesso del vostro avere previdenziale già prima dell’effettiva partenza dalla Svizzera, dovete versare un’imposta sul prelievo di capitale. Di norma questa è superiore all’imposta alla fonte.
Da tenere presente: questa sezione non include alcuna consulenza fiscale ma elenca semplicemente alcuni principi di base del diritto fiscale attualmente in vigore. Rivolgetevi alla vostra o al vostro consulente fiscale per ottenere una consulenza esaustiva prima di trasferirvi all’estero.
Pianificare la previdenza per partire senza pensieri
Trasferirsi all’estero può comportare vari imprevisti. Questo però non dovrebbe, anzi non deve riguardare la vostra previdenza per la vecchiaia e la tutela in caso di decesso e invalidità: prima di preparare le valigie, esaminate quindi attentamente la vostra situazione previdenziale e avviate tutte le procedure necessarie al riguardo. In questo modo non vi resterà che rallegrarvi per il posto in cui andrete a vivere. La previdenza vi consente inoltre di accrescere il vostro patrimonio addirittura prima di trasferirvi all’estero: se state pensando di fare questo passo tra cinque/dieci anni, può valere la pena investire il denaro del pilastro 3a in un fondo di previdenza. Così facendo potrete approfittare, in questo lasso di tempo, degli sviluppi del mercato finanziario prima di richiedere il pagamento del vostro 3º pilastro.