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Creato il 29.03.2023 | Aggiornato al 06.12.2023

Investire nelle energie rinnovabili: cosa si cela dietro la tendenza del mercato?

Il fenomeno del surriscaldamento climatico avanza e, in un mondo così interconnesso, il fabbisogno energetico aumenta sempre di più. In questo contesto per soddisfare la domanda, pur nel rispetto degli obiettivi climatici internazionali, occorre privilegiare le energie rinnovabili. Quali sono le fonti di energia rinnovabile più efficienti e fino a che punto sono sostenibili l’energia eolica, solare, idroelettrica ecc.? Oltre agli esponenti del mondo della politica e dell’economia, queste domande interessano anche gli investitori. Facciamo il punto insieme a Bjarne Steffen, docente presso il Politecnico federale di Zurigo, illustrando tutto ciò dovrebbe sapere chi desidera investire in questo tipo di energie.

Nel 2020 la Svizzera ha coperto il 27,2% del suo consumo energetico con energie rinnovabili, superando la media registrata nello stesso anno nell’Unione europea, pari al 22%. Per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 con la sua strategia energetica, la Svizzera deve urgentemente ampliare l’impiego di fonti rinnovabili. Tuttavia, questa necessità non si limita al nostro paese: trovare alternative sostenibili è diventato sempre più urgente anche a livello internazionale, se non prima, almeno dalla firma dell’Accordo di Parigi sul clima.

Indice tematico

Cosa significa «rinnovabile» in relazione all’energia?

L’energia può essere ricavata da fonti sia esauribili che inesauribili. Le prime comprendono principalmente i combustibili fossili come il petrolio e il gas naturale, ma anche il carbone e l’uranio, che ad oggi coprono ancora gran parte dell’approvvigionamento energetico globale. Le energie rinnovabili, invece, provengono esclusivamente da fonti inesauribili, come il vento e la luce solare. Oltre alle energie rinnovabili esistono anche le cosiddette energie alternative, che possono essere ottenute da fonti sia esauribili che inesauribili. Un esempio è l’idrogeno, ricavabile sia da combustibili fossili sia in modo rispettoso del clima con elettricità verde tramite elettrolisi. Per saperne di più sull’idrogeno, consultate il nostro contributo al blog «Idrogeno: perché non possiamo farne a meno per un futuro verde». Rispetto alle energie fossili, le energie rinnovabili hanno un ottimo bilancio di CO2 e sono quindipiù sostenibili, come dimostra ad esempio una panoramica relativa alle emissioni di CO2 delle singole fonti energetiche presente nel rapporto «Technology-specific Cost and Performance Parameters» del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici. Le emissioni qui elencate tengono conto dell’energia grigia , perché la sostenibilità delle fonti di energia rinnovabili non dipende solo dalla loro materia prima. Pertanto, sebbene abbiano tutte performance relativamente buone, anche all’interno delle stesse energie sostenibili esistono differenze in termini di bilancio di CO2.

Quali sono le energie rinnovabili?

Chi intende investire in energie rinnovabili deve conoscere le loro caratteristiche principali e informarsi sulle loro proprietà e sui possibili impieghi:

  • L’energia solare deriva dalle radiazioni solari ed è una delle fonti di energia rinnovabile più conosciute e impiegate. Gli impianti fotovoltaici utilizzano appositi pannelli per trasformare i raggi del sole in energia elettrica in modo diretto e senza generare emissioni. Questo tipo di energia viene sfruttata soprattutto in estate. Tuttavia, se combinata con altre fonti fossili o rinnovabili, può coprire il fabbisogno anche nelle stagioni più fredde. Poiché la temperatura delle radiazioni solari subisce delle variazioni, quando la quota di energia solare è piuttosto alta, sono necessari sistemi di immagazzinamento aggiuntivi, come le batterie, per garantire un approvvigionamento affidabile. Ciononostante, l’energia solare rappresenta uno dei pilastri della strategia energetica di molti paesi.

  • L’energia idroelettrica è l’energia rinnovabile più utilizzata in Svizzera. È generata da centrali idroelettriche di grandi (capacità oltre i 10 megawatt) e piccole dimensioni (capacità fino a 10 megawatt) che presentano un buon ecobilancio e producono tra le 60 e le 8 volte più energia di quella che utilizzano. Tuttavia, queste vengono criticate da numerose organizzazioni ambientaliste perché, tra l’altro, possono distruggere gli habitat di specie animali già in pericolo. Inoltre, l’approvvigionamento energetico risulta problematico a lungo termine perché il rischio di scarsità d’acqua e di inondazioni è in aumento a causa del riscaldamento globale. Rispetto ad altre fonti energetiche, tuttavia, le centrali idroelettriche hanno il vantaggio di produrre energia quando, nonostante la domanda sia alta, la produzione tende a diminuire, ad esempio in una serata senza vento.

  • A differenza dell’energia solare e idroelettrica, la variante eolica genera la maggior parte dell’energia nei mesi invernali. Per questo motivo, e anche perché il potenziale è ancora in gran parte inutilizzato, attualmente questo tipo di energia è oggetto di un intenso dibattito in Svizzera. L’eolico, infatti, potrebbe essere la soluzione per colmare le lacune esistenti a livello di energie rinnovabili. Ad oggi, esso copre lo 0,2% della domanda di elettricità nel nostro paese. Una percentuale che, secondo la strategia energetica della Confederazione, dovrebbe essere portata al 7% entro il 2050. Questa energia è generata da grandi turbine eoliche, che di solito vengono posizionate in un cosiddetto parco eolico in luoghi particolarmente esposti al vento. La scelta della collocazione è fondamentale in quanto minore è la resistenza al vento di colline, montagne e vegetazione circostanti, più energia verrà prodotta. Rappresentando un rischio per alcune specie di uccelli, non tutti gli ambientalisti sono d’accordo con questa soluzione. Inoltre, la rotazione delle pale può causare inquinamento acustico per l’uomo e gli animali.

  • La biomassa è costituita, ad esempio, da rifiuti organici come rifiuti alimentari, compostaggio, residui di colture, letame e legno di scarto. Attraverso la fermentazione, la biomassa può essere convertita in biogas e utilizzata per scopi simili a quelli del gas naturale, in particolare per generare elettricità e calore. Se la biomassa legnosa e secca viene bruciata, si producono vapore e calore, utilizzati a loro volta per generare energia. Durante il processo viene rilasciata la quantità di CO2 precedentemente legata alla biomassa, il che rende questa forma di energia sostanzialmente neutrale dal punto di vista climatico. In Svizzera un quinto dell’energia rinnovabile proviene dalla biomassa e il suo potenziale non è ancora stato pienamente sfruttato.

  • Il calore proveniente dall’interno della Terra – noto anche come energia geotermica – può essere estratto da pochi metri sotto la superficie terrestre e ha molti impieghi: riscaldamento, riscaldamento dell’acqua, processi industriali, raffreddamento e produzione di elettricità. I sistemi di pompe di calore a sonda geotermica sono ampiamente utilizzati per il riscaldamento e il raffreddamento degli edifici. In Svizzera, nel 2021 gli impianti geotermici hanno prodotto 4,6 terawattora, il 15% in più rispetto all’anno precedente. L’energia geotermica è considerata pulita e rispettosa del clima, a condizione che l’elettricità di cui ha bisogno provenga da fonti rinnovabili. Inoltre, la sua costante disponibilità la rende una fonte di energia rinnovabile affidabile. Tuttavia, a seconda della profondità, la perforazione è molto complessa e costosa.

Quasi tutti gli studi concludono che l’energia solare ed eolica prevarranno in futuro grazie al loro grande potenziale, in gran parte non sfruttato. Il professor Bjarne Steffen aggiunge: «A mio parere, il solare fotovoltaico è la soluzione più dinamica in Svizzera perché i costi sono relativamente bassi e l’installazione può essere effettuata in modo relativamente facile e veloce. Inoltre, gli impianti richiedono meno interventi sul paesaggio rispetto all’energia eolica. Di conseguenza, questa fonte energetica è anche meno esposta a problemi di accettazione rispetto ad altre».

Quali sono le implicazioni tecniche del passaggio a fonti di energia rinnovabile?

In passato, per i trasporti e la produzione di energia e calore si utilizzavano in modo preponderante il petrolio e il gas. Oggi la situazione sta cambiando. Aumentando l’impiego di fonti più sostenibili, la questione energetica assume maggiore importanza in tutti i settori e la relativa domanda cresce di conseguenza. Inoltre, per raggiungere gli obiettivi climatici internazionali, è evidente che l’elettricità debba essere sostenibile. Tuttavia, l’elettricità – di origine sostenibile o meno – ha anche uno svantaggio: è difficile da immagazzinare e deve essere consumata quando è disponibile. Per immagazzinarla va convertita in altre fonti energetiche. A tale scopo si utilizzano in genere centrali idroelettriche o batterie a ioni di litio. Queste ultime sono note per essere ampiamente utilizzate nell’industria automobilistica per i veicoli elettrici e, secondo il professor Steffen, sono particolarmente adatte per l’immagazzinamento a breve termine, come nel caso della modalità giorno-notte. Non è solo l’industria automobilistica a puntare sulle batterie. Anche le economie domestiche le usano, così come il settore pubblico dell’elettricità, in cui sono impiegate per stabilizzare la rete e mettere a disposizione capacità di bilanciamento come soluzione di sicurezza quando la domanda o l’alimentazione di energia si discostano dai valori previsti. 

Come investire in energie sostenibili?

Come in altri ambiti, vi sono diverse opzioni per investire in energie rinnovabili. Di seguito ne presentiamo tre in modo dettagliato.

Partecipazione diretta con azioni

Poiché la tecnologia delle energie rinnovabili è ampiamente collaudata, si investe meno nella ricerca e più nello sviluppo, che nella maggior parte dei casi viene portato avanti direttamente dai produttori. Pertanto, la partecipazione diretta nelle rispettive aziende è un modo per investire nelle energie rinnovabili. I settori che possono essere presi in considerazione sono, ad esempio:

  • produttori di sistemi solari ed eolici
  • produttori di inverter (solari)
  • ditte di installazione
  • aziende di reti elettriche
  • fornitori di tecnologie per il funzionamento delle reti elettriche

Se le società sono quotate in borsa, è possibile partecipare direttamente acquistando azioni. In tal senso, bisogna essere consapevoli che si tratta di investimenti in mercati in crescita che, pertanto, comportano un rischio più elevato. Maggiori informazioni sono disponibili nel nostro articolo «Il growth investing come strategia d’investimento». Prima di acquistare, pertanto, accertatevi che le azioni siano adatte al vostro portafoglio e alla vostra strategia e valutate attentamente le opportunità e i rischi. Prestate particolare attenzione a una sufficiente diversificazione.

ETF e fondi tematici

Se le partecipazioni dirette vi sembrano troppo rischiose, avete la possibilità di investire in fondi tematici o ETF, che presentano una diversificazione più ampia. In particolare, gli ETF offrono un’ampia scelta nel campo della sostenibilità. Esistono ad esempio ETF specializzati che si concentrano su un determinato settore o una tecnologia specifica (ad esempio, il solare) e alcuni tengono conto di criteri di esclusione etici oltre che sostenibili. È inoltre possibile investire in fondi diversi o integrare il portafoglio con azioni. Come già detto, bisogna sapere che i corsi sono soggetti a fluttuazioni e che le perdite sono possibili anche con fondi nonché ETF sostenibili.

About

Prof. Dr. Bjarne Steffen

Il Prof. Dr. Bjarne Steffen è a capo del gruppo di ricerca sul finanziamento climatico presso il Politecnico federale di Zurigo. Nei suoi studi, analizza le misure politiche relative alla decarbonizzazione nel settore energetico e finanziario.

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