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Creato il 30.04.2020

Riconoscere e gestire i rischi

Nessuno avrebbe potuto prevedere una crisi come quella attuale. Eppure ci sono anche rischi che si riescono a riconoscere con anticipo. Un «radar delle crisi» può essere d’aiuto.

Com’è possibile riconoscere tempestivamente i rischi e, se si verificano e sfociano in una crisi, gestirli in modo professionale?

Consiglio 1: creare un radar delle crisi

Dove si nascondono effettivamente i rischi che interferiscono con i nostri affari o possono perfino portarci al fallimento? Per rispondere a questa domanda può essere utile tenere costantemente sotto controllo il contesto aziendale e anche gli sviluppi interni. Quali cambiamenti nella situazione dei mercati possono influire sulla nostra situazione finanziaria, quali nuove tecnologie mettono in discussione la ragion d’essere della nostra gamma di prodotti, quali comportamenti scorretti dei collaboratori possono danneggiare la nostra immagine positiva? Rispondete a queste domande in modo sistematico, applicando un «radar delle crisi».

Consiglio 2: elaborare degli scenari

Tematizzate regolarmente il «radar delle crisi» all’interno della vostra azienda e valutate quali temi potrebbero risultare rilevanti. Elaborate diversi scenari per ogni singolo rischio significativo, definite le misure da adottare per poterne ridurre al minimo la probabilità di insorgenza e stabilite in che modo l’azienda dovrà reagire qualora tuttavia il rischio si verifichi.

Consiglio 3: costituire un nucleo di crisi e simulare internamente casi di crisi

Costituite un nucleo di crisi ed esercitatevi regolarmente per i casi di emergenza, affinché ciascuno conosca i propri compiti. Solo in questo modo sarà possibile identificare per tempo se vi sono ancora punti deboli nei processi. Per il nucleo di crisi è necessario incontrarsi regolarmente e ripassare i piani.

Consiglio 4: preparatevi anche per la comunicazione in modalità di crisi

    • Ripartizione dei ruoli ben definita: se nonostante tutto dovesse sopraggiungere una crisi, è necessario definire in modo chiaro ruoli, compiti e responsabilità all’interno della vostra azienda. Gli interlocutori principali devono ricevere una formazione adeguata. Inoltre è necessario definire in modo tempestivo chi gestisce quali canali di comunicazione, interni ed esterni. Curate anche i contatti interni, così da conoscere la modalità di lavoro dei vostri collaboratori e ridurre il rischio di incontrare, in caso di emergenza, delle persone non autorizzate o delle attività sospette.


    • Definite percorsi e processi decisionali chiari in caso di crisi, incluse le relative conseguenze e azioni suggerite, ad esempio uno schema di comunicazione a cascata. Tutti i collaboratori dovrebbero sempre sapere a chi rivolgersi in caso di crisi e quali sono le priorità nella comunicazione. Per questi aspetti sono molto utili liste, diagrammi ed elenchi da utilizzare in modo immediato e flessibile. Assicuratevi che tutte le persone interessate sappiano a chi spetta, nella loro organizzazione, dare l’«ok» finale alle comunicazioni in caso di crisi. Preparate già in anticipo dei testi predefiniti. Questi possono poi essere adattati nell’immediato e in modo specifico a seconda del caso di crisi. Per la creazione dei contenuti fare riferimento alle cosiddette «cinque domande W» (dall'inglese Who, What, When, Where, Why). I contenuti devono sempre essere autorizzati internamente prima dell’invio.
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