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Creato il 30.05.2022

Professioni nel mondo dell’IT: cosa fa esattamente una sviluppatrice o uno sviluppatore dell’automazione dei test?

Mike Aeschbacher, tu lavori come sviluppatore dell’automazione dei test in PostFinance. Come riesci a fare la differenza? Con quali tecnologie lavori e quali sono le sfide della tua professione?

Mike Aeschbacher, cosa fa di preciso una sviluppatrice o uno sviluppatore dell’automazione dei test?

In linea di massima, il testing è responsabile di sottoporre a verifiche approfondite siti web, app o programmi per computer sviluppati dalle aziende, prima che vengano messi a disposizione dell’utenza o anche in seguito, quando vengono già utilizzati. Mentre le nostre colleghe e i nostri colleghi del testing manuale svolgono queste verifiche manualmente, noi creiamo programmi che eseguono i controlli in automatico, specialmente se sono molto complessi o ripetitivi.

Quando si ricorre ai test automatizzati, ad esempio?

Prendiamo ad esempio la PostFinance App: vanno testate tutte le funzioni che la clientela può utilizzare nell’app, come i bonifici da un conto all’altro o i cambiamenti della lingua. Nel caso della transazione tra conti, la giusta somma deve raggiungere la destinazione corretta; nel caso del cambiamento da tedesco a francese, occorre assicurare che le informazioni siano effettivamente visualizzabili nella lingua selezionata e che tutti i testi corrispondano. Quanto più spesso viene utilizzata una funzione, tanto più elevata sarà la sua priorità nei relativi elenchi del testing. La frequenza con cui vengono ripetuti i test varia da un prodotto all’altro. La PostFinance App viene testata da due a tre volte al giorno su diversi smartphone.

Qual è il vostro compito, in concreto?

Quando dobbiamo testare in automatico una funzione, sviluppiamo un software apposito. Ci basiamo su un framework di automazione da noi sviluppato e costantemente ampliato, che ci permette di controllare a distanza gli smartphone e/o la PostFinance App. È nostro compito anche trovare soluzioni per far attivare in autonomia questi test ricorrenti con la cadenza necessaria.

Qual è stata la tua formazione?

Ho completato un apprendistato come sviluppatore di applicazioni alla Posta e ho avuto così la possibilità di collaborare come stagista in diversi team IT del gruppo Posta dopo un anno di formazione di base in informatica. Nel corso del mio primo stage ho lavorato nel testing manuale di PostFinance ed è così che sono finito in questo campo. Lavoro in questo team da quando esiste l’unità di automazione dei test di PostFinance. Faccio parte del gruppo da ormai dieci anni e lavoro nell’automazione dei test da circa sette, comprese le interruzioni. Inoltre, lo scorso autunno ho concluso un corso di studi a tempo parziale come «tecnico dipl. SSS in informatica con specializzazione in applicazioni».

Cosa rende così appagante il tuo lavoro nell’automazione dei test presso PostFinance?

Presso PostFinance le opinioni sono valorizzate a prescindere dai canali di comunicazione e dai livelli gerarchici. È una cosa che ho sperimentato in prima persona e che apprezzo. Tutti interagiscono da pari a pari. Questa mentalità e questa cultura della fiducia hanno un impatto sul lavoro quotidiano: posso esprimere liberamente le idee e anche attuarle.

Quali sono le principali sfide del tuo lavoro nell’automazione dei test?

Nell’automazione dei test conciliamo i test e lo sviluppo, perciò non offriamo soltanto software per i test automatici, bensì anche interfacce che consentono a chi effettua test manuali di realizzare in autonomia le automazioni, senza doverle sviluppare da sé. Non è facile trovare una via di mezzo adatta sia a noi sviluppatori sia ai tester manuali senza esperienza nello sviluppo. Inoltre ci viene richiesto di tenerci aggiornati sulle tecnologie più diverse, già solo per quanto riguarda i vari smartphone e browser. Per realizzare automazioni bisogna anche confrontarsi con la tecnologia alla base. In realtà, siamo dei classici Full Stack Developer tuttofare. L’automazione dei test è infatti un lavoro a tutto tondo, non ci si annoia mai. Per noi appassionati dell’informatica questo è impegnativo ed emozionante allo stesso tempo, perché c’è sempre qualcosa da imparare.

Come ti mantieni aggiornato?

Sul lavoro riceviamo parecchi input, ad esempio dai team di sviluppo delle app o di e-finance. Quando non conosciamo bene qualcosa, lo studiamo e ci procuriamo il know-how necessario, da autodidatti tramite Google e strumenti simili oppure confrontandoci in team. Nel nostro team si respira una cultura aperta in cui le conoscenze fluiscono e vengono condivise tra tutti. 

Con quali tecnologie lavori?

Per l’ambito web al momento utilizziamo soprattutto Angular (front-end) e Java Spring (back-end). Come banche dati di fondo impieghiamo MongoDB e PostgreSQL. Il framework di automazione da noi sviluppato, di cui parlavo prima, è basato su Java, utilizza Selenium per l’automazione Web e Appium per l’automazione mobile. L’infrastruttura per l’automazione è invece fornita da Docker.

About

Mike Aeschbacher

Mike Aeschbacher lavora nel team responsabile dell’automazione dei test presso PostFinance.

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