Il personale di PostFinance beneficia di numerosi fringe benefit, ovvero condizioni d’impiego e prestazioni complementari interessanti. Christine Hartmann è una collaboratrice di lunga data e ha avuto modo di usufruire di diversi vantaggi, come ad esempio il prolungamento dei suoi due congedi maternità a sei mesi. La donna apprezza inoltre che le sia stato concesso di lavorare a tempo parziale nei giorni richiesti e che, grazie agli orari di lavoro flessibili e all’home office, riesca ad andare e venire dall’asilo nido e a organizzarsi per le visite dell’ultimo minuto dal pediatra.
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Prolungare il congedo maternità per un massimo di due anni
Desiderate fare carriera nonostante il lavoro a tempo parziale oppure vorreste semplicemente trovare il giusto equilibrio tra famiglia e lavoro? Ritenete importante poter usufruire di un congedo non retribuito o prolungare il congedo maternità? Vorreste conoscere da vicino un nuovo settore professionale nell’ambito di un cambiamento di funzione temporaneo o ricevere sostegno per un perfezionamento professionale? Scoprite di più sui vantaggi che PostFinance offre al suo personale.
Christine Hartmann-Wälti lavora nel gruppo Posta da vent’anni e da maggio 2022 si occupa del content marketing presso PostFinance.
Christine, oltre alla possibilità di lavorare a tempo parziale, cos’altro è stato importante per te quando hai scoperto di essere incinta?
Ero certa di voler rimanere in PostFinance. Desideravo però ridurre il mio grado di occupazione dall’80% al 60%, restando comunque responsabile di una sfera di competenza ben definita. In più, essendo alla prima gravidanza, era tutto nuovo. Non avevamo la minima idea di come di lì a poco sarebbe cambiata la nostra vita. Ci tenevamo, perciò, ad avere abbastanza tempo da dedicare a noi, per poter crescere come famiglia. Grazie a 18 settimane di congedo maternità e a un congedo non retribuito sono riuscita a rimanere a casa complessivamente per sei mesi. Nelle prime settimane mio marito mi ha sostenuta tantissimo. Anche lui lavora presso PostFinance e nel 2018, quando è diventato papà per la prima volta, ha potuto prolungare le sue due settimane di congedo paternità con due settimane di vacanza. Ha funzionato alla grande, così abbiamo fatto la stessa cosa la seconda volta, nel 2021, con l’unica differenza che nel frattempo PostFinance aveva portato il congedo paternità da due a quattro settimane.
PostFinance ti ha sostenuta durante tutto questo periodo?
Tantissimo. In entrambi i casi ho parlato con la persona responsabile e informato il team quando ero al quarto mese di gravidanza. Dato che per fortuna tutte le mie richieste potevano essere soddisfatte, le risorse umane hanno allestito in poco tempo un accordo di maternità ad hoc. Durante il mio congedo abbiamo avuto contatti saltuari, che poi si sono intensificati nel periodo precedente il mio rientro. Dal punto di vista finanziario, PostFinance sostiene i genitori con assegni di custodia complementari alla famiglia. La prima volta abbiamo anche potuto usufruire di una cooperazione con un asilo nido che si trova nei pressi dell’ufficio di Berna. Ora invece ci affidiamo al nido del nostro paesino.
Quali sfide hai dovuto affrontare riguardo al tuo congedo maternità?
I sei mesi di congedo maternità mi preoccupavano profondamente. Da un lato, dovendo stare a casa, temevo che il tempo non sarebbe passato mai. Una paura del tutto immotivata, dato che sono stati mesi pieni di cose da fare in cui ho imparato a conciliare il mio ruolo di mamma con quello di moglie, senza trascurare la mia persona. Dall’altro mi chiedevo come sarebbe stato tornare in pista dopo sei mesi di pausa. Al rientro non ho avuto problemi, è stato bello ricominciare a parlare di lavoro con colleghe e colleghi, chiacchierare di questioni private durante la pausa e deliziarmi in tutta comodità al ristorante del personale Sportgastro, perdipiù a condizioni agevolate.
Consiglieresti alle tue colleghe di prolungare il congedo maternità?
È una decisione molto personale. Per noi il prolungamento è stato la soluzione ideale e sono grata di aver avuto del tempo in più per preparare il distacco dopo più di cinque mesi di crescita insieme: si tratta di un momento delicato sia per i nostri bambini, che devono abituarsi alla nostra assenza, sia per noi genitori, che dobbiamo affidarli a terze persone.
Che consigli daresti alle future mamme?
Sicuramente è utile chiarire per tempo con il partner e le persone più vicine quali sono le esigenze e le aspettative. Se si opta per un’assistenza da parte di terzi, bisognerebbe pensarci già durante la gravidanza e, magari, cominciare a iscriversi a più liste d’attesa. Spesso trovare il posto giusto è difficile e può richiedere molto tempo ed energie. Consiglierei, inoltre, di non andare in paranoia ed evitare di leggere troppi libri sulla gravidanza e altre guide. Trovo invece molto importante ritagliarsi regolarmente del tempo per se stesse. Per me all’inizio è stato difficile, oggi mi concedo dei momenti di svago.
Ecco cosa bisogna sapere sul congedo maternità
Prima o poi una donna incinta deve porsi alcune domande legate alla maternità.
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In caso di complicazioni, il medico curante può disporre un congedo per malattia parziale o totale con il versamento continuato del salario nella sua integralità. Se il periodo di assenza supera i due mesi si possono ridurre i giorni di vacanza.
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Il congedo maternità comincia il giorno del parto.
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Le madri hanno diritto ad almeno 14 settimane di congedo maternità. PostFinance ne garantisce 18.
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I giorni di malattia durante il congedo maternità non possono essere recuperati.
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Di norma, durante il congedo maternità, si percepisce l’80% del proprio salario sotto forma di indennità giornaliere, fino a un massimo di 220 franchi al giorno come previsto dall’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS). Presso PostFinance le collaboratrici ricevono la totalità del salario. In più, le madri di bambini che subito dopo la nascita devono rimanere in ospedale per più di due settimane hanno diritto a una proroga dell’indennità di maternità fino a un massimo di 56 giorni.
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Dopo la nascita della bambina o del bambino, le madri non possono lavorare per le successive otto settimane. Ai sensi della Legge sul lavoro sono inoltre protette dal licenziamento durante la gravidanza e per le 16 settimane successive alla data del parto.
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Da qualche tempo i padri possono prendere due settimane di congedo paternità nel corso dei sei mesi successivi alla data del parto. PostFinance ne garantisce quattro.
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Tutto dipende dal modo in cui viene prolungato: se si compensano ore di lavoro supplementari o si usufruisce delle vacanze, non ci sono conseguenze. Mentre se si opta per un congedo non retribuito , la situazione è ben diversa.
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La legislazione consente al massimo due settimane aggiuntive per le quali le madri non ricevono più alcuna indennità. Oltre questo termine entra in gioco la condiscendenza del datore di lavoro. Presso PostFinance il congedo maternità può essere prolungato per un massimo di due anni, ma solo per il primo si ha la garanzia di rientrare nello stesso impiego.
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Oltre agli assegni cantonali per i figli, PostFinance offre assegni di custodia complementari alla famiglia. Nella città di Berna, grazie a una cooperazione, l’istituto sovvenziona inoltre posti in un asilo nido.
Fidelizzare il personale con i fringe benefit
L’interessante percorso di Christine Hartmann mostra quanto sia importante offrire condizioni d’impiego allettanti e sostenere il personale. Nel 2006 la donna ha concluso un tirocinio nel commercio al dettaglio e, dopo sette anni alla Posta, è passata a PostFinance, prima nel back office e poi nel management processi. Attraverso un cambiamento di funzione temporaneo e il successivo cambiamento d’impiego interno è infine arrivata nel settore del marketing. Dal 2014 al 2017, per realizzare un suo sogno, ha frequentato la scuola specializzata superiore di economia con il sostegno di PostFinance, riducendo a tal fine il suo grado di occupazione all’80%. Dopo essere diventata mamma bis, dal 2022 lavora a tempo parziale nel content marketing e insieme a un collega si occupa di formare apprendiste e apprendisti di mediamatica guardando già al prossimo perfezionamento professionale.