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Creato il 27.08.2020

Quotidianità al lavoro: come restare sani di mente e produttivi

Il mondo del lavoro è sempre più esigente. Di conseguenza, la salute mentale è estremamente importante, in quanto aiuta ad affrontare meglio le sfide quotidiane. PostFinance lo sa e punta sulla prevenzione prendendosi cura delle sue collaboratrici e dei suoi collaboratori.

La salute mentale assume un ruolo sempre più importante. Oggigiorno lo stress, l’insicurezza, la complessità, il carico di lavoro e i cambiamenti costanti preoccupano i dipendenti più di prima. «Migliore è la salute mentale e meglio si riesce ad affrontare le sfide di tutti i giorni», afferma Sabrina Lepore, specialista nella gestione della salute in azienda presso PostFinance. E la sua collega del team Cornelia Bundeli aggiunge: «Le sfide mentali sono in aumento; è quanto si evince dal Job Stress Index 2018 di Promozione Salute Svizzera. Secondo lo studio, in Svizzera circa un lavoratore su quattro soffre di stress». Per questo è sempre più importante che i datori di lavoro si rendano conto della loro responsabilità.

Cosa significa salute mentale

«La salute è molto più che l’assenza di malattia», sottolinea Sabrina Lepore. L’organizzazione mondiale della sanità (OMS) definisce la salute come uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale. La salute mentale è essenziale per una buona condizione generale. «Secondo l’OMS, quindi, una persona è mentalmente sana solo se riesce a realizzarsi, affrontare le tipiche preoccupazioni della vita, dedicarsi a un lavoro e fornire un contributo alla vita della comunità», aggiunge Cornelia Bundeli. In parole povere, si potrebbe dire che la salute mentale è il risultato dell’interazione tra carichi e risorse . Vale a dire che le risorse aiutano ad affrontare meglio le sfide e rafforzano la salute mentale.

Le risorse sono estremamente individuali

Mentre alcune persone non perdono mai la testa di fronte a nulla, altri raggiungono velocemente il proprio limite di carico mentale. Le motivazioni sono molteplici. Le cause possono risiedere, tra le altre cose, nella predisposizione individuale, nell’esperienza o nel contesto sociale. «Per esempio, ognuno gestisce a modo suo la pressione del tempo. Se per alcuni una scadenza a stretto giro è un incentivo a fare meglio, per altri è un ostacolo al proprio lavoro», spiega Cornelia Bundeli. Inoltre, anche il contesto gioca un ruolo fondamentale. «Un contesto sociale di supporto può essere una risorsa in situazioni di stress», aggiunge Sabrina Lepore. 

I bravi dirigenti puntano sulla prevenzione

Le due psicologhe del lavoro e dell’organizzazione sono inoltre d’accordo sul fatto che non si deve sottovalutare il lato organizzativo. Un mondo del lavoro esigente può portare velocemente a sovraccarichi. L’ideale sarebbe che il collaboratore si assumesse le proprie responsabilità e parlasse della sua situazione o chiedesse aiuto. «Purtroppo, però, molti non si azzardano perché hanno paura delle conseguenze», sostiene Cornelia Bundeli. «Ed è qui che ci appelliamo ai nostri membri dei quadri affinché trasmettano riconoscimento e supporto». La salute è di competenza dei dirigenti. In presenza di segnali di carico mentale come esaurimento, cali di rendimento, cambiamenti di umore o assenze brevi e ripetute, bisogna confrontarsi e alleggerire il collaboratore o la collaboratrice con misure di sostegno. «È un approccio decisivo ma non sempre semplice», spiega Sabrina Lepore. «Spesso lo stress non si manifesta solo a livello mentale, ma anche attraverso sintomi fisici come disturbi gastrici, mal di schiena o mal di testa. Ciononostante, poche volte lo stress viene preso in considerazione come causa di questi disturbi». 

Come rafforzare in modo semplice la propria salute mentale

Ognuno può e dovrebbe prestare attenzione alla propria salute mentale. Secondo Sabrina Lepore, un primo passo potrebbe essere quello di riconoscere e promuovere le nostre risorse, chiedendoci cosa ci fa bene e cosa non ci fa bene, cosa siamo in grado di fare e cosa no, dove si può fare la differenza e dove è meglio non sprecare energia. In questo modo si possono sviluppare strategie come delegare compiti o provare ad accettare ciò che non possiamo cambiare. «Può essere molto utile analizzare regolarmente il proprio atteggiamento e le proprie valutazioni». Accanto a un’attività completa e significativa, Cornelia Bundeli sottolinea l’importanza del work life balance. «Con un po’ di attenzione e seguendo dieci piccoli passi, cose davvero banali, si può fare molto per la propria salute». 

In che modo PostFinance sostiene i suoi collaboratori

Da oltre dieci anni PostFinance punta sulla gestione della salute in azienda (GSA) e vanta il riconoscimento Friendly Work Space, che premia l’azienda per la sua gestione della salute attuata sistematicamente e con successo. «Presso PostFinance i collaboratori e le collaboratrici respirano un ambiente lavorativo collegiale e di stima», afferma Cornelia Bundeli. «I modelli di tempo di lavoro flessibili e la conciliabilità di vita privata e lavorativa sono ormai assodati». Inoltre, è stato istituito un sistema completo di gestione delle assenze e dei casi al fine di riconoscere per tempo un aumento delle assenze per malattia e assistere individualmente i singoli collaboratori e le singole collaboratrici. «Per noi la prevenzione è fondamentale», sottolinea Sabrina Lepore. «Per questo sensibilizziamo i nostri collaboratori e le nostre collaboratrici con apposite offerte e formiamo i nostri nuovi quadri sin dall’inizio sul loro compito di gestione della salute». Con l’offerta di corsi, anche specifici per membri dei quadri, e agevolazioni come abbonamenti in palestra scontati o la possibilità di utilizzare le PubliBike, PostFinance sa quanto è preziosa la salute dei suoi collaboratori e delle sue collaboratrici, e per questo vuole fornire un grande contributo al loro benessere.

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