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Creato il 20.02.2020

Mentoring per quadri: imparare gli uni dagli altri in un tandem

Nel mentoring classico i quadri esperti supportano le giovani leve del management nel loro sviluppo professionale. Patrick Jacot, responsabile Servizi di credito di PostFinance, è un abile mentore che trasmette volentieri le proprie conoscenze, anche in questo blog. Svolge continui affiancamenti nelle sessioni di mentoring presso PostFinance.

Le aziende rimangono attive finché collaboratrici e collaboratori sono disposti a imparare gli uni dagli altri. Lo stesso vale anche per i membri dei quadri. Uno strumento collaudato che consente di far interagire i membri del comitato di direzione e dei quadri superiori con i dirigenti dei quadri medi e inferiori è il mentoring, in cui il mentore trasmette la propria esperienza all’allievo per aiutarlo nel suo sviluppo professionale. Patrick Jacot, responsabile Servizi di credito di PostFinance e dal 2018 responsabile Gestione partner presso Valuu, è sempre disponibile per i mentoring, poiché è convinto della loro importanza. Proprio adesso ha assunto l’incarico di un nuovo mentoring con un membro dei quadri. Ha addirittura seguito una formazione per diventare coach e mentore aziendale. «Lo sviluppo delle persone mi sta a cuore da sempre ed è una delle motivazioni principali che mi hanno spinto a ricoprire una funzione direttiva», spiega.

Un buon mentore deve saper ascoltare, essere empatico e avere il coraggio di dare un parere sincero. L’allievo deve poter imparare anche dagli insuccessi del mentore.
Patrick Jacot, responsabile Servizi di credito presso PostFinance e mentore

Chiarire le aspettative prima del mentoring

Uno dei presupposti più importanti per la riuscita del mentoring, secondo Jacot, è mettere in chiaro le aspettative e formulare degli obiettivi prima dell’inizio del programma di mentoring. Realisticamente l’allievo può aspettarsi di lavorare insieme a un tema (ad esempio la gestione di situazioni difficili all’interno del team), rafforzare la fiducia in sé stesso come membro dei quadri, formulare obiettivi professionali, svilupparsi a livello personale, ampliare la propria rete o acquisire conoscenze da altre unità organizzative. Al contrario, è irrealistico pensare «Il mentoring mi permetterà automaticamente di avanzare nella mia carriera» o «Dopo il mentoring sarò sicuramente migliore nel mio lavoro», poiché il mentoring fornisce solo strumenti di supporto: sta all’allievo attuare il cambiamento vero. 

Uno spazio protetto per un feedback aperto e sincero

«Cosa altrettanto importante, tra mentore e allievo deve esserci feeling», sottolinea Jacot. Nel mentoring occorre infatti stabilire un rapporto di fiducia, così da potersi confrontare in un ambiente protetto sui temi desiderati e sulle esperienze, e scambiare feedback in modo aperto e sincero. «Il mentoring si basa sul principio del dare e del ricevere, e funziona bene se vi è un reciproco vantaggio e se entrambe le parti possono trarne beneficio in maniera diversa». A Jacot è capitato che alcuni contatti sopravvivessero al mentoring e sfociassero addirittura in amicizie. 

Appuntamenti e accordi sono vincolanti

Il mentoring richiede un serio impegno da entrambe le parti e la volontà di dedicare tempo ed energie al percorso comune. Ciò significa anche che gli appuntamenti e gli accordi vanno rispettati, sia dall’allievo sia dal mentore. «Abbiamo tutti poco tempo. Eppure, quando decido di svolgere un mentoring, esso acquista la stessa importanza degli altri impegni nella mia agenda», afferma Jacot. Anche per questo motivo è previsto un iter chiaro e mirato, nel quale l’allievo chiarisce innanzitutto le proprie esigenze con il superiore e quindi inizia la ricerca di un mentore adatto. Poi, gli obiettivi definiti in maniera congiunta e le aspettative reciproche vengono fissati in una sorta di patto di lavoro. «Durante l’intero processo, che di norma dura tra sei e dieci mesi, si controlla regolarmente di essere sulla buona strada. Inoltre, è esclusivamente l’allievo a trasmettere le informazioni al superiore», spiega il responsabile Servizi di credito. 

La rete diventa sempre più importante

Patrick Jacot è convinto che il mentoring possa apportare tanti benefici alle organizzazioni in continua evoluzione e contribuire a un miglior trasferimento di conoscenze, a un prezioso scambio di esperienze nonché al perfezionamento personale. «Nel nostro mondo sempre più complesso, la rete di contatti diventa sempre più importante e il mentoring dà la possibilità di ampliarla». Il mentoring è anche adatto per prepararsi al cambiamento dei ruoli.

 

Buono a sapersi

Le Risorse umane di PostFinance mettono a disposizione materiale informativo per i membri dei quadri interessati a svolgere mentoring.

Informazioni su Patrick Jacot

Patrick Jacot è responsabile Servizi di credito presso PostFinance. Economista aziendale con un master in banking, ha seguito una formazione per coach e mentori aziendali. 

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