Requisiti meno chiari rispetto a prima, condizioni quadro via via più dinamiche e compiti sempre meno pianificabili e semplici fanno sì che la gestione classica dei progetti diventi più inadeguata che mai per un’azienda. Ecco perché sono da preferire approcci che, come la modalità di lavoro agile, consentono di fronteggiare le difficoltà crescenti e imprevedibili e aiutano a reagire più velocemente alle mutevoli esigenze del mercato e della clientela.
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L’agilità in azienda: come dirigere i progetti agili?
Agilità è la parola d’ordine. Come si dirige concretamente un progetto agile e che differenza c’è rispetto alla gestione classica? Philippe Renggli, fondatore di Who is Frank GmbH, risponde alle quattro domande più rilevanti nell’ambito di Connecta.
Ecco gli aspetti più importanti della gestione di team agili
Per poter lavorare in un’azienda in modo agile, è necessario rinnovare l’approccio, le competenze, i metodi, i ruoli all’interno del team e, ovviamente, anche il modo di dirigere i progetti. Philippe Renggli, cofondatore di Who is Frank GmbH, consiglia e sostiene le aziende nelle fasi di consolidamento dell’approccio agile e d’introduzione dei relativi metodi di lavoro. Nell’ambito di Il link si apre in una nuova finestra Connecta, l’evento digitale di Posta e PostFinance, Philippe Renggli risponde alle quattro domande sulla gestione di progetti agili riportate di seguito.
- Fino a che punto la direzione agile dei progetti si differenzia da quella tradizionale?
- Quali elementi sono necessari per far sì che la direzione agile dei progetti funzioni bene?
- Quali problemi possono sorgere nell’ambito di una direzione agile dei progetto e come si risolvono?
- In quali circostanze l’agilità consente di ottenere davvero risultati migliori e in quali, invece, non è d’aiuto?
Siete curiosi di conoscere le risposte? Scopritele nel video (in questo contributo in alto).
Maggiori informazioni su Philippe Renggli
Philippe Renggli è un pensatore originale e sostenitore della creazione di strategie organizzative al passo con i tempi. In passato è stato il responsabile operativo della trasformazione digitale di un produttore di software IT e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di responsabile di sezione per circa 40 collaboratori. Da più di tre anni, insieme alla sua azienda Il link si apre in una nuova finestra «Who ist Frank», sostiene i clienti nella gestione e nello sviluppo dei processi di cambiamento aiutando sia i quadri sia i collaboratori.